La moglie di Bruce Willis Emma Heming contro i paparazzi: “Smettetela di chiedergli come sta”
Circa quattro giorni fa il tabloid britannico Daily Mail rendeva pubbliche le fotografie scattate dai paparazzi a Bruce Willis mentre passeggiava e sorseggiava caffè in compagnia di due amici. Il famoso attore di Hollywood, 67 anni, soffre di demenza fronto-temporale e poche settimane fa una fonte vicino alla famiglia Willis raccontava che le condizioni di salute peggiorerebbero a vista d'occhio: "È più aggressivo, ha reazioni lente, non sempre riconosce il figlio". Per questo motivo ieri è intervenuta la moglie, Emma Heming Willis, per lanciare un appello a fan e paparazzi: "Non dategli la caccia".
Le parole di Emma Heming Willis
Emma Heming Willis con un video pubblicato su Instagram ieri ha lanciato un appello a paparazzi e fan chiedendo rispetto per suo marito affetto da demenza fronto-temporale. "Per aumentare la consapevolezza sulla demenza, perché è questo il mio obiettivo, se sei qualcuno che si prende cura di una persona con demenza, sai quanto può essere difficile e stressante portarlo nel mondo e navigare in sicurezza anche solo per prendere un caffè": la modella britannica sposata con il celebre attore dal 2009 con l'esempio del caffè – citando l'episodio capitato pochi giorni fa con il DailyMail – ha chiesto alle persone di lasciare in pace con il marito.
L'appello: "Consentiteci di uscire con lui in sicurezza"
"Vedo titoli dei giornali, c'è un video di mio marito che prende un caffè con alcuni amici che hanno fatto un ottimo lavoro per proteggerlo" – ha continuato Emma Heming Willis nel lungo discorso fatto su Instagram – "In questo periodo di sensibilizzazione sulla demenza, è chiaro che c'è bisogno di ancora molta educazione che deve essere portata avanti, quindi questo messaggio è rivolto a fotografi e videomaker che stanno cercando di ottenere delle esclusive di mio marito: tenete il vostro spazio, so che è il vostro lavoro ma forse è il caso che teniate il vostro spazio. Smettetela di urlare a mio marito, chiedendogli come sta o altro. Non fatelo, ok? Dategli spazio". Poi ha concluso sottolineando di voler uscire in strada con lui in sicurezza: "Consentite alla nostra famiglia o a chiunque sia con lui quel giorno di poterlo portare dal punto A al punto B in sicurezza".