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La lettera di Ultimo per il figlio in arrivo: “Se avrà la testa tra le nuvole saprò da chi ha preso”

Dopo il concerto a Roma conclusosi con l’annuncio della gravidanza della fidanzata Jacqueline Luna Di Giacomo, Ultimo ha aggiornato il profilo Instagram con una lettera rivolta al figlio.
A cura di Gaia Martino
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Con un post su Instagram, Ultimo ha condiviso una lettera scritta all'indomani dell'ultimo concerto del tour allo stadio Olimpico di Roma. Il cantante nella terza e ultima serata del tour nella Capitale, ha chiamato sul palco la fidanzata Jacqueline Luna Di Giacomo per annunciare che presto diventeranno genitori. Dopo l'indizio sul sesso del bebè, accompagnato da un'iniziale, la lettera E, ha condiviso con i fan i momenti più emozionanti degli ultimi giorni trascorsi, immaginando il futuro del suo primo figlio.

La lettera di Ultimo dopo l'annuncio della gravidanza

"La mia testa vola. Va qui e la senza trovare pace, mi giro e rigiro nel letto senza riuscire ad addormentarmi. Mi dico Niccolò basta chiudi gli occhi, ma il cuore è veloce e la mente vola. Continuo a vedere i vostri occhi, le vostre lacrime, i vostri sorrisi. Riaccendo la luce. Mi siedo nel letto". Così comincia la lunga lettera che il cantante romano ha scritto su Instagram, nella didascalia di un post in cui mostra la foto mentre bacia il pancino della fidanzata, Jacqueline Luna Di Giacomo, davanti allo stadio gremito. Poi continua:

"Il silenzio adesso sa parlare", mi viene in mente. Un silenzio assordante, dopo 3 notti di fila nello stadio della mia città. Scendo giù e preparo una camomilla. Mentre l’acqua bolle guardo avanti a me il vuoto, ripenso a un uomo che cantava abbracciato a suo figlio “ti dedico il silenzio” e piangeva, e poi piango anche io. L’acqua freme e stacco il fuoco. La mia mente non si ferma.

Ricorda di un ragazzo che tra la folla gli ha offerto un bicchiere di vino, "che io ho bevuto", poi: "Sono su una ca*zo di montagna russa, penso. Come se avessi dentro tutti i colori del mondo in uno solo. Bevo la camomilla e mi rimetto a letto. Chiudo gli occhi e non riesco nuovamente a trovare pace. Mi rialzo. Accendo una sigaretta". La lettera continua con una riflessione:

Ora che sto per diventare papà vorrei smettere davvero, mi dico. Basta ca*zate Niccolò. Chissà se avrà un pianoforte come dolce amico anche lui, comincio a pensare. Anzi no, probabilmente per quanta musica sentirà in casa, finirà per odiarla. Chissà se a scuola sarà in disparte come me o no. Spengo la sigaretta e penso che non gli imporrò di studiare pianoforte. Mi fischiano le orecchie nel silenzio mentre Roma rimane accesa a cullarmi. Se mi dirà che vuole diventare ingegnere spaziale, gli dirò vola. Se vorrà diventare medico, lo ringrazierò a vita da buon ipocondriaco. Se vorrà lavorare in un bar gli dirò che andrò a prendere il caffè da lui ogni mattina, se vorrà. Se durante l’adolescenza a scuola mi chiameranno dicendo “suo figlio ha la mente per aria”, sorriderò e saprò da chi ha preso.

Infine conclude con un messaggio rivolto ai fan: "Prendo il telefono e riguardo quel padre mentre canta ti dedico il silenzio col figlio abbracciati piangendo. Torno a commuovermi e mi dico: mi avete insegnato voi la parola AMORE. Questo pensiero mette pace a tutto. Spengo la luce, non mi reggo in piedi, il letto è diventato mare, buonanotte Niccolò, buonanotte Roma mia".

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