La famiglia di Tom Sizemore sta valutando l’opzione del fine vita dopo l’aneurisma cerebrale
La famiglia di Tom Sizemore, l'attore protagonista di film come "Salvate il soldato Ryan" e "Assassini nati – Natural Born Killers", sta valutando l'ipotesi di ricorrere al fine vita dopo l'aneurisma cerebrale che lo ha colpito circa dieci giorni fa. La notizia è stata riportata da Variety, confermata alla testata dall'agente dell'attore, ovvero Charles Lago.
La decisione della famiglia di Sizemore
Dopo essere stato portato d'urgenza in ospedale, lo scorso 18 febbraio, quando è stato trovato privo di sensi nel suo appartamento a Los Angeles, a seguito di un malore che lo ha improvvisamente colpito e riversato al suolo, a Tom Sizemore sono state date poche chance di ripresa. I medici, stando a quanto riportano i media americani, non hanno dato speranze per un ripristino totale delle facoltà vitali dell'attore 61enne, ragion per cui i familiari starebbero valutando la possibilità di ricorrere ad una soluzione estrema come, appunto, il fine vita. In passato Sizemore aveva avuto problemi di dipendenza dalla droga e, inoltre, aveva a suo carico anche alcune accuse di violenza domestica che, quindi, andavano a definire il quadro di una persona particolarmente dedita agli eccessi.
La carriera di Tom Sizemore
Tom Sizemore ha alle spalle una carriera piuttosto prolifica. Tanti gli attori di Hollywood accanto ai quali ha lavorato in questi anni, ed è stato diretto da registi noti come Michael Mann, Martin Scorsese, Peter Hyams, Carl Franklin, Oliver Stone, Ridley Scott. Tra i ruoli che, però, lo hanno reso noto nel mondo del cinema, ci sono quello del sergente Michael Horvarth di Salvate il soldato Ryan, un'interpretazione intensa e davvero indimenticabile, a cui si aggiunge anche quello del poliziotto scrittore e assassino Jack Scagnetti nel film Assassini nati – Natural Born Killers.