La dedica di Viktoria Mihajlovic al padre Sinisa: “Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi”
"Resterò al tuo fianco fino a che vorrai", recita la canzone dal titolo Guerriero di Marco Mengoni. Parole d'amore che Viktoria Mihajlovic, figlia maggiore di Sinisa Mihajlovic ha fatto sue scegliendo di dedicarle al padre, che dal 2019 combatte contro una forma di leucemia mieloide acuta, in un post pubblicato su Instagram. L'allenatore del Bologna è tornato a casa a inizio maggio, dopo essere stato ricoverato in ospedale per la ricomparsa della malattia.
Le dolci parole di Viktoria Mihajlovic per il padre Sinisa
"Io sono un guerriero veglio quando è notte, ti difenderò da incubi e tristezze", Inizia così la strofa del brano Guerriero di Marco Mengoni che Viktoria Mihajlovic ha voluto dedicare al padre Sinisa per fargli sentire tutto il suo amore. Ad accompagnare le parole, pubblicate in un post sul suo profilo Instagram, la primogenita dell'allenatore del Bologna ha scelto una foto che la ritrae sdraiata accanto al padre, mentre lui la stringe forte tra le sue braccia.
"Ti riparerò da inganni e maldicenze, e ti abbraccerò per darti forza sempre. Ti darò certezze contro le paure. Per vedere il mondo oltre quelle alture. Non temere nulla io sarò al tuo fianco", continua la canzone che Viktoria Mihajlovic ha condiviso e che esprime tutto il suo amore: ha sempre sostenuto il padre nella sua battaglia contro la leucemia e non l'ha mai lasciato solo. Anche nell'ultimo mese, da quanto l'allenatore è stato dimesso dall'ospedale Sant' Orsola di Bologna, gli è sempre stata accanto con la promessa che "ti difenderò fa tutti, non temere mai".
La lotta di Sinisa Mihajlovic contro la leucemia
La lotta di Mihajlovic contro la malattia è iniziata nel luglio del 2019, quando per la prima volta ha annunciato pubblicamente di soffrire di una forma di leucemia mieloide acuta. Dopo aver combattuto per mesi e quando sembrava che il peggio fosse passato, l'allenatore del Bologna ha avuto una ricaduta, comunicando di doversi assentare per un periodo a causa della ricomparsa della malattia: "Dalle ultime analisi sono emersi campanelli d'allarme, stavolta devo giocare d'anticipo". Così, nel marzo di quest'anno è stato ricoverato di nuovo all'ospedale Sant' Orsola di Bologna, dove ha iniziato un percorso terapeutico e dal quale è stato dimesso dopo poco più di un mese, a inizio maggio.