Khaby Lame: “Razzismo in Italia? Non ne ho sofferto perché vengo dalle case popolari”
Khaby Lame, 162 milioni di follower su TikTok e più di 80 su Instagram, è l'italiano più famoso del mondo. Un successo incredibile, nato nei giorni della pandemia, ora consolidato diventando una vera e propria stella internazionale. Al Corriere della Sera, il tiktoker racconta del suo film, una produzione internazionale che fa il verso a Mission Impossible: "Sarò 00Khaby, una spia segreta. Gireremo in diverse parti del mondo: Los Angeles, l’Italia, Montecarlo, Abu Dhabi. Dovrò risolvere un problema internazionale e non me la caverò molto facilmente. Dovrò sudarmela e ho deciso che non vorrò usare stuntmen, mi allenerò". Poi il suo passato, le case popolari, lo spettro del razzismo: "Non ne ho sofferto ma perché sono cresciuto nelle case popolari, lì siamo tutti neri, cinesi, indiani".
Le parole di Khaby Lame
Khaby Lame ha raccontato del suo passato alle case popolari, dove "i ragazzi ci provano a sognare". E sul razzismo, spiega di non averne sofferto perché proprio le sue origini gli hanno permesso di crescere in un contesto multietnico: "Come puoi essere razzista?".
Alle case popolari, per esempio, i ragazzi ci provano a sognare. Ma poi vai avanti e capisci che sei abbandonato. Parlo di neri, bianchi, cinesi, indiani. Tutti. Abbandonati. Sotto elezioni arrivava l’assessore di turno con i pop corn e la Coca Cola a fare promesse. E poi spariva, sempre. Così è difficile sognare. Così si può iniziare a fare le cose sbagliate, a frequentare persone che non vanno bene. Razzismo? Posso parlare solo per me, in effetti no. La fortuna è stata proprio crescere alle case popolari perché lì ci sono tutti, dai marocchini ai romeni agli albanesi. Come puoi essere razzista? Quella cosa è difficile che passi. Poi, c’è sempre qualcuno fatto alla vecchia maniera.
"Sono musulmano e non sponsorizzo alcool e sigarette"
Il tiktoker ha anche parlato del suo rapporto con la religione. Khaby Lame è musulmano e crede molto, infatti è contrario a pubblicizzare sigarette e alcool: "Sono musulmano, credo fortemente come il resto della mia famiglia. Nel rispetto di tutte le religioni vivo la mia vita cercando di non fare male a nessuno. Sono assolutamente contrario a pubblicizzare prodotti come sigarette o alcool. Ho rinunciato a molti soldi perché me ne hanno proposte tante ma non voglio spingere in alcun modo al consumo di quei prodotti".