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Kate Winslet e il body shaming dopo Titanic: “Mi dissero che dovevo indossare un abito di due taglie più grande”

Nel corso della sua lunga carriera, Kate Winslet ha ricevuto diversi commenti indesiderati sul suo aspetto fisico ed è stata più volte vittima di body shaming. L’attrice ha ricordato un episodio risalente a dopo l’uscita di Titanic, quando era poco più che ventenne: “Sul red carpet mi dissero che avrei dovuto indossare un abito più grande”.
A cura di Elisabetta Murina
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Kate Winslet è stata vittima di body shaming. All'epoca poco più che ventenne, reduce dal successo di Titanic, l'attrice ha ricevuto diversi commenti non graditi nei confronti del suo aspetto fisico. Ospite del talk 60 minutes, ha ricordato alcuni episodi spiacevoli che le sono capitati e in cui ha deciso di reagire.

Kate Winslet ricorda un episodio di body shaming

Kate Winslet e Leonardo Di Caprio ai tempi di Titanic
Kate Winslet e Leonardo Di Caprio ai tempi di Titanic

Nel corso del talk (in cui era stata invitata per parlare del nuovo film su Lee Miller) Winslet ha ricordato sua esperienza sul red carpet dei Golden Globe nel 1998, a cui aveva partecipato per Titanic. In quell'occasione, dopo averla vista sul red carpet, un giornalista le disse che avrebbe dovuto indossare un abito di "due taglie più grande" per via del suo fisico. "È stato assolutamente scioccante. Che tipo di persona dev'essere chi fa un commento del genere a una giovane attrice che sta solo cercando di farsi strada?", ha raccontato. L'attrice, all'epoca 22enne, decise di rispondere a quel commento: "Ci sono andata faccia a faccia, gliel'ho fatta pagare. Ho detto ‘spero che questa cosa ti perseguiti'. È stato orribile". 

Le critiche per il suo aspetto fisico

Nel corso della sua carriera Winslet è stata più volte criticata per via del suo aspetto fisico. Quello in occasione dei Golden Globe infatti non è stato un caso isolato: l'attrice ha raccontato che la sua insegnate di recitazione, quando era ancora adolescente, le diceva che avrebbe dovuto fare i conti con il fatto di ‘essere grassa'. A distanza di molti anni, nel 2008, ancora commenti non richiesti sul suo aspetto, quando si è trovata a dover interpretare una guardia nazista nel film The Reader: "La gente mi diceva che ero stata coraggiosa per questo ruolo, che avevo le rughe e non indossavo trucco". Fino al più recente film su Lee Miller, dove veste i panni di una modella diventata fotografa di guerra: in una scena le è stato chiesto di sedersi più dritta per nascondere meglio i "rotoli di pancia".

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