Kasia Smutniak presenta il suo cucciolo maculato e ironizza sulla vitiligine: “Abbiamo cose in comune”
Uno scatto postato su Instagram che la ritrae insieme all'ultimo arrivato in famiglia: è così che Kasia Smutniak ha presentato ai suoi followers il suo nuovo cucciolo di bassotto. E se è vero che si dice che padroni e cani si somigliano, la modella deve aver preso il detto alla lettera nella scelta del suo nuovo amico a quattrozampe. "Abbiamo cose in comune", ha scritto a corredo del post, che in poche ore ha collezionato migliaia di like e commenti. Il riferimento dell'attrice di film del calibro di Perfetti sconosciuti o From Paris with love è alla sua vitiligine: il cane, infatti, è un esemplare maculato, che condivide con Smutniak la sua peculiarità fisica.
Un nuovo membro in famiglia
Quello che l'attrice polacca ha presentato su Instagram è un esemplare di bassotto arlecchino. Sul pelo marrone chiaro, il cucciolo presenta macchioline più scure, proprio come Smutniak. Nelle foto, infatti, la modella mostra fiera le sue mani con la vitiligine, malattia della pelle con la quale la star convive da tempo e che ha spesso deciso di raccontare, sdoganando ogni tabù. Ma non è finita qui: l'ex compagna di Pietro Taricone mostra anche i segni sulla parte inferiore del suo volto.
Kasia Smutniak e la battaglia sull'accettazione di sé
Non si tratta della prima volta che Kasia Smutniak mostra con orgoglio la sua malattia, che rivelò di avere al pubblico qualche anno fa, nel 2019, mostrando le macchie bianche sulle braccia e sulle mani. In occasione della Giornata Mondiale della Vitiligine del 2020 ha anche lanciato un filtro social, BeautyLigo, che ‘simulava' le macchie sul viso, dimostrando che la bellezza è in ciò che ci rende unici.
Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate. Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto» scrive Kasia. Io, crescendo, ho imparato anche un’altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito. E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi.