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Kasia Smutniak fa chiarezza: “Non è un addio al cinema, nessun momento difficile di vita”

Kasia Smutniak fa chiarezza dopo l’intervista uscita su La Stampa e ripresa da molti siti di informazione come un addio al cinema. “La caccia al titolo più sensazionalistico, i titoli da clickbait facili. Alcuni addirittura collegano il “mio ritiro” a un momento davvero difficile della mia vita. E francamente mi sembra troppo”, scrive in un post Instagram.
A cura di Eleonora D'Amore
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Kasia Smutniak fa chiarezza dopo l'intervista uscita su La Stampa e ripresa da molti siti di informazione come un addio al cinema. "La caccia al titolo più sensazionalistico, i titoli da clickbait facili. Alcuni addirittura collegano il “mio ritiro” a un momento davvero difficile della mia vita. E francamente mi sembra troppo", scrive in un post Instagram per evitare ulteriori fraintendimenti. La voglia di cambiamento passa comunque per l'esigenza di raccontare storie e di viverle sul set, uno dei quali le stava dando ospitalità per la scrittura di questo post. In particolare, quello dell'ultimo film di Ferzan Ozpetek, dal titolo Diamanti, il 15° del noto regista, che stavolta si avvarrà di ben 18 attrici.

Il post su Instagram: "Non voglio confini, ci vediamo presto"

Vorrei fare chiarezza su alcune notizie che circolano riguardo al mio "addio al cinema". Uso questo spazio per comunicare ciò che sento e che vorrei fosse chiaro. Da due anni ho deciso di dedicarmi completamente a progetti che non mi coinvolgono necessariamente come attrice. Non è una decisione netta, presa in questi giorni, e non credo di volermi dare dei confini nei quali stare. Raccontare storie è la mia passione e credo che farà sempre parte della mia vita. Non sento la necessità di fare un annuncio speciale, e non vorrei che fosse percepito come tale.

Leggo, con un velo di tristezza, le notizie che impazzano sui vari siti in queste ore. La caccia al titolo più sensazionalistico, i titoli da clickbait facili. Alcuni addirittura collegano il “mio ritiro” a un momento davvero difficile della mia vita. E francamente mi sembra troppo. Capisco l’attenzione che si è creata attorno alla mia voglia di cambiamento, ma mi sembra un percorso piuttosto naturale.

E scrivo queste righe dal set, del nuovo film di Ferzan, circondata da colleghe e colleghi che stimo moltissimo, una fonte di ispirazione continua. Sono felice di far parte di questo straordinario cast e stare vicino a Ferzan in questa nuova esperienza. Ci sono alcune storie per le quali vale la pena dedicare un pezzo della tua vita. Per chi fa questo mestiere, lo si fa con passione, sangue, carne e sudore. Il resto, come ci arrivi – che tu abbia scritto, diretto o interpretato – è solo un dettaglio. C’è una sorta di missione che ci accomuna tutti: raccontare storie. È un privilegio essere ascoltati, e da questo deriva una certa responsabilità. Sento, che per me, semplicemente è diventato ancora più importante che storie scegliere e come raccontarle. Quindi, ci vediamo presto, in un modo o nell’altro.

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