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Jerry Calà: “Volevo fare il professore. Per Mara Venier persi la testa, poi la sposai”

Jerry Calà ricorda la vita precedente all’esordio cinematografico quando, studente iscritto alla facoltà di Lettere antiche, sognava di fare il professore: “Ero bravissimo in latino e greco”.
A cura di Stefania Rocco
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Jerry Calà ricorda la vita precedente all’esordio cinematografico, avvenuto grazie a Enrico e Carlo Vanzina che per primi lo portarono in un film per il grande schermo. “A Carlo, che non c’è più, e al fratello Enrico devo tanto. Sono stati loro a estrapolarmi dal gruppo, a rendermi protagonista in pellicole che sarebbero diventate dei cult; hanno avuto lungimiranza e per me iniziò un periodo d’oro”, racconta l’attore al Corriere, ricordando i suoi esordi. Prima ancora, però, Calà era uno studente modello iscritto alla facoltà di Lettere antiche con il sogno di diventare professore:

Ho sempre avuto la vena artistica: a 13 anni suonavo nei gruppi beat anni ’60, esibendomi ovunque, dalle parrocchie ai teatrini. Però non avevo le idee chiare. Dopo la maturità, mi ero iscritto alla facoltà di Lettere antiche. Ero bravissimo in greco e latino e avrei voluto fare il professore. In fondo, un pubblico ci sarebbe stato.

La separazione da Umberto Smaila, Nini Salerno e Franco Oppini

All’epoca in cui Calà si occupava ancora di cabaret, andava in scena con alcuni attori oggi conosciutissimi: Umberto Smaila, Nini Salerno e Franco Oppini. I fratelli Vanzina, però, vollero che fosse lui solo a portare la sua arte al cinema. Uno strappo che Calà ricorda come doloroso:

La presero male, malissimo. Ma poi hanno capito che certi treni nella vita passano una volta sola. E ognuno ha preso la sua strada. Eravamo un gruppo di attori che faceva cabaret, non un gruppo musicale. Sarebbe stato difficile stare per sempre insieme.

L’amore per Mara Venier

Infine, l’attore ricorda il grande amore vissuto con Mara Venier, conduttrice di Domenica In alla quale è ancora oggi profondamente legato: “La donna che mi fece perdere la testa? Mara Venier, che ho sposato. L’ho conosciuta durante le riprese di ‘Vado a vivere da solo’, il mio primo film da protagonista assoluto. Ironia della sorte, il suo ruolo è stato tagliato. E io, anziché andare a vivere da solo, sono andato a vivere con lei. La nostra storia è durata cinque anni. Siamo amici e sono felice del suo successo a ‘Domenica in’ e che Ozpetek l’abbia chiamata per recitare nel suo prossimo film”.

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