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Jerry Calà dopo l’intervento al cuore: “Ho temuto di morire, adesso so che devo rallentare”

Jerry Calà racconta il momento in cui è stato colpito da un infarto mentre era Napoli sul set del suo nuovo film. L’attore ha dichiarato di volersi prendere del tempo per riposare e di essersi davvero spaventato.
A cura di Ilaria Costabile
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Sono state settimane intense per Jerry Calà, colpito da un infarto mentre si trovava a Napoli per girare il suo film "Chi ha rapito Jerry Calà", per poi essere operato alla Clinica Mediterranea, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che, però, gli ha salvato la vita: "Ringrazio ogni singola persona in quelle stanze di ospedale che si è presa cura di me. Molti sono cresciuti con i miei film" rivela al settimanale Chi.

Jerry Calà racconta il momento del malore

L'attore racconta il momento in cui si è sentito male, rivelando di aver sottovalutato in prima battuta l'accaduto: "All’inizio pensavo fosse colpa del freddo preso in Molise, poi ho pensato al cibo magari a un’indigestione, quando ho iniziato a sudare freddo ho avuto paura e ho chiamato immediatamente il 118″. Fortunatamente i soccorsi sono stati immediati e una volta arrivato in ospedale ha dovuto gestire un turbine di emozioni:

È stato un mix di sensazioni che non avevo mai sperimentato prima: ho avuto paura di morire, pensavo al dolore che avrebbe provato la mia famiglia, temevo che mi avrebbero aperto in due, squartato. 

Al momento, quindi, non tornerà sul set del film in cui era impegnato a Napoli, ha deciso di prendersi del tempo per lui: "Mai titolo fu più profetico, e se fosse andata male avrei voluto come sottotitolo “lo ha rapito il buon Dio”. Non ho fretta di tornare a girare e lavorare. Questa batosta a 71 anni mi ha fatto capire che devo allentare un po’". 

Gli attacchi sui social

Nonostante l'accaduto sia stato particolarmente preoccupante, non sono mancati i commenti negativi da parte di chi, invece, una volta venuto a conoscenza della notizia non ha potuto fare a meno di elargire considerazioni anche non propriamente pacifiche:

Ho ripreso a leggere i social: mi scrivono giovani e non, felici che sia ancora qui. Dagli States, dall’Australia, da ovunque: tiè a chi mi ha augurato del male! Perché ci sono anche questi: è incredibile che nel 2023 dopo quello che abbiamo passato in questi anni, con una guerra in corso, ci sia ancora chi ti augura la morte, e senza nemmeno conoscerti.

L'attore ha poi aggiunto, anche piuttosto sconfortato: "Mi dispiace molto che non ci sia una legge che riesca ad arginare questi comportamenti, a sanzionare chi usa i social solo per dare sfogo alla violenza che ha dentro". 

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