Jeremy Renner si racconta dopo l’incidente: “Ho scelto di sopravvivere, lo rifarei per mio nipote”
Jeremy Renner torna a mostrarsi in pubblico per la prima volta dopo l'incidente dello scorso gennaio, quando è stato investito da uno spazzaneve nel tentativo di salvare il nipote. L'attore ha rilasciato un'intervista, che andrà in onda su Abc News il prossimo 6 aprile, prima dell'uscita della sua serie Renner Rennervations, in cui racconta cosa ha vissuto negli ultimi mesi, dal dolore provato alle lesioni subite, fino alla sicurezza che lo rifarebbe ancora.
Jeremy Renner ricorda il dolore dell'incidente
Nell'intervista, di cui è stata diffusa una parte in anteprima, Renner è seduto in pantaloncini davanti alla giornalista che gli rivolge una serie di domande. Mostra senza paura le sue gambe, rimaste schiacciate dallo spazzaneve durante l'incidente. Poi racconta il dolore provato, che ha sentito tutto perché "sono rimasto sveglio ogni momento". Tanti i pensieri che gli sono passati per la testa quando ha realizzato cosa era successo: "Che aspetto avrà il mio corpo? Rimarrò solamente una spina dorsale e un cervello, come un esperimento scientifico? Ma ho scelto di sopravvivere".
Nonostante questo, l'attore non ha dubbi: "Lo rifarei di nuovo perché lo spazzaneve stava andando nella direzione di mio nipote". Poi l'intervento dello stesso nipote, che ricorda di aver visto lo zio in una pozza di sangue e di essersi chiesto se sarebbe sopravvissuto.
Le lesioni subite e il percorso di guarigione
Dopo l'incidente, la star Marvel ha passato un mese in ospedale prima di essere dimesso. Una volta tornato a casa ha iniziato a condividere il suo lungo percorso di riabilitazione con i fan, mostrandosi prima mentre faceva ginnastica su una cyclette e poi mentre muoveva i primi passi. Le ferite che ha riportato sono state molteplici, lungo tutto il corpo, come ha ricordato la giornalista davanti allo stesso attore: "Otto costole rotte in 14 punti. Frattura al ginocchio destro, alla caviglia destra, alla tibia sinistra, alla caviglia sinistra, alla clavicola destra e alla spalla destra. Volto tumefatto e cavità oculare, mascella e mandibola rotte. Un polmone collassato e il fegato trafitto da una costola". Arrendersi, però, non è mai stata una opzione.