video suggerito
video suggerito

James Van Der Beek di Dawson’s Creek: “Mi è stato diagnosticato un cancro al colon-retto”

James Van Der Beek ha rivelato a People.com che gli è stato diagnosticato un cancro al colon-retto. “Posso essere ottimista, mi sento bene”, le parole.
A cura di Gaia Martino
618 CONDIVISIONI
Immagine

A James Van Der Beek è stato diagnosticato un cancro colon-retto. In un'intervista a People.com l'attore 47enne, divenuto noto per il ruolo di Dawson Leery nella serie tv di successo Dawson's Creek, ha raccontato di aver già intrapreso le cure e di essere ottimista: "Mi sento bene", le parole.

Le parole di James Van Der Beek

Nonostante la diagnosi di cancro che ha investito la sua vita, James Van Der Beek ha continuato a lavorare apparendo in un episodio di Walker e recitando sul set di Sidelined: The QB and Me, un film in uscita il 29 novembre. People.com fa sapere che in questi mesi l'attore ha dato priorità anche alla sua famiglia, alla moglie Kimberly e ai sei figli, Olivia, Joshua, Annabel, Emilia, Gwendolyn e Jeremiah, regalandogli un viaggio di gruppo in Egitto. "Ho un cancro al colon-retto. Ho affrontato privatamente questa diagnosi e ho preso provvedimenti per risolverla, con il sostegno della mia incredibile famiglia" ha dichiarato l'attore al magazine americano. Prossimamente, si legge, apparirà inoltre in The Real Full Monty, uno speciale che vede diversi attori famosi affrontare il tema del cancro alla prostata, ai testicoli e al colon-retto. "C'è motivo per essere ottimisti, io mi sento bene", ha aggiunto l'attore.

Il viaggio in Egitto con la famiglia

James Van Der Beek ha condiviso sul suo profilo Instagram le immagini del suo viaggio in Egitto. Insieme alla sua grossa famiglia, sua moglie e i loro sei figli, si sono divertiti a bordo di cammelli e in giro per le piramidi. "Con tutto il mio vocabolario, "Wow", è quello che mi è caduto di bocca la maggior parte del tempo. Ci è stata regalata un'esperienza magica, che sto ancora elaborando e che potrebbe esserlo per il resto della mia vita. Questi erano luoghi sacri, costruiti per collegarsi al divino come meglio lo capivano all'epoca. Me ne sono andato con riverenza e stupore. I miei occhi, il mio cuore e l'anima si sono espansi", le parole a corredo delle foto.

618 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views