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Incidente Harry e Meghan, il principe sui paparazzi da cui scappava la madre Diana: “Un branco di cani”

Harry e Meghan sono stati coinvolti in un incidente, mentre dopo un evento a Manhattan sono stati seguiti dai paparazzi. Il Principe Harry, parlando dei paparazzi che seguivano Lady D, disse: “Un branco di cani”.
A cura di Ilaria Costabile
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Harry e Meghan sono stati coinvolti in un incidente stradale che ha rischiato di essere catastrofico, secondo quanto riportato da un portavoce della coppia. I due sono stati inseguiti dai paparazzi, per circa due ore, dopo aver partecipato ad un evento in cui Markle ha ritirato un premio. La dinamica dell'accaduto porta in maniera immediata alla mente il tragico incidente in cui Diana perse la vita nel 1997. Il principe ha più volte ricordato e commentato aspramente la condotta dei paparazzi che, anche in quell'occasione, inseguivano da ore la madre a Parigi.

L'incidente di Lady D inseguita dai paparazzi

Era il 31 agosto 1997, quando Lady D perse la vita in uno degli eventi che ha segnato la storia recente e che ha messo fine alla tormentata vita da Principessa di Diana Spencer, perseguitata dai paparazzi in ogni suo spostamento. Quella notte, in compagnia di Dodi Al-Fayed, ci fu un vero e proprio inseguimento che portò allo schiantarsi della vettura in cui sedeva la coppia contro il tredicesimo pilone del tunnel sottostante al Pont de l'Alma.

Non mancarono teorie che inneggiavano al complotto, ma gli accertamenti della polizia hanno poi portato alla conclusione per cui a causare la morte dei due sia stata la cattiva condotta automobilistica dell'autista Henri Paul, che per accelerare e sfuggire ai paparazzi, finì per perdere il controllo della Mercedes di cui era alla guida.

Le parole di Harry contro i fotografi

In merito all'atteggiamento che i paparazzi hanno sempre adottato nei confronti di Lady Diana, intervistato dalla BBC per il documentario "Diana, 7 Days", il principe Harry ha definito i paparazzi "un branco di cani" che perseguitavano costantemente sua madre. Nell'intervista dichiara: "Ogni volta che usciva c'era un branco di persone che la aspettava" per poi aggiungere: "Voglio dire un branco di cani, che la seguivano, la inseguivano, la molestavano, la chiamavano per nome, le sputavano addosso, cercando di ottenere una reazione, di ottenere quella foto in cui lei si infuriava".

L'avversione di Harry nei confronti della stampa

Non è certamente un mistero il fatto che il principe Harry non abbia un rapporto idilliaco con la stampa, soprattutto con i media inglesi che, come ha raccontato in più occasioni, dall'intervista a Oprah Winfrey ai documentari su Netflix, BBC e perfino nel suo libro "Spare", hanno segnato in maniera negativa alcuni momenti della sua vita.

È stato proprio per proteggere sua moglie, infatti, che il secondogenito di Re Carlo III ha deciso di lasciare l'Inghilterra dove la sua consorte non era ben vista dai tabloid, che continuamente puntavano il dito contro la giovane attrice americana.  Nel documentario apparso su Netflix, infatti, il principe aveva sottolineato cosa scrissero dell'allora futura moglie: "Nella prima settimana in cui diventò di dominio pubblico, il primo titolo fu La nuova ragazza di Harry viene direttamente dal ghetto". La lotta che Harry e Meghan hanno portato avanti contro la stampa inglese si è protratta negli anni, e tutt'oggi la coppia vive costantemente assediata dai fotografi che cercando di catturare alcuni momenti della loro vita lontani dalla Corona inglese.

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