Incendi a Pantelleria, paura per Francesca Barra e Claudio Santamaria: “Una tragedia”

Gli incendi a Pantelleriahanno creato enormi danni e spaventato le persone che in queste ore abitano l'isola, dagli autoctoni ai turisti. Un incendio di vaste dimensioni ha infatti ettari di vegetazione nelle contrade Favarotta, Khamma e Perimetrale a Pantelleria. Sono state evacuate diverse abitazioni e numerose ville di turisti vip. Tra le case di lusso sgomberate, anche quelle dello stilista Giorgio Armani, la giornalista Myrta Merlinoe il suo compagno Marco Tardelli.
Tra i volti noti che sono rimasti coinvolti negli incendi e hanno raccontato quanto stesse accadendo nel corso della nottata, anche Francesca Barra e Claudio Santamaria, che si trovano sull'isola con la famiglia. La giornalista ha utilizzato la sua pagina Instagram per documentare quanto stesse accadendo, fotografando e riprendendo i momenti salienti dell'incendio. Il primo post è arrivato quando gli incendi stavano già iniziando a mettere in pericolo le persone sull'isola.
Eravamo nella zona dove sono scoppiati gli incendi oggi, con i bambini. Paura, fughe, case evacuate, danni che per ora non sono quantificabili. Sembrerebbero incendi di origine dolosa, una vergogna senza fine. Criminali!
Successivamente Francesca Barra ha pubblicato diverse foto e video che documentano il disastro prodotto dagli incendi, probabilmente dolosi, che hanno interessato buona parte della vegetazione sull'isola: "L’isola sembra divisa in due – scrive Barra – le fiamme sembrano divorarne una parte. Sono incessanti i soccorsi mentre i residenti e i turisti continuano a fuggire. La paura è tanta!". Poi lei stessa pubblica un video girato a poca distanza dalla casa di Giorgio Armani, molto vicina agli incendi: "Noi siamo qui, immobili di fronte a questa tragedia. Il nostro cuore è a pezzi! Che dolore! Che tristezza , che schifo! Ma perché ?! L’isola sembra squarciata in due!".
A diverse ore dall'accaduto, e ormai al sicuro con compagno e figli, Francesca Barra ha fatto un resoconto di quanto accaduto nelle ore precedenti:
È stata una notte difficile, ma noi stiamo bene! E ringrazio tutte le persone che ci stanno scrivendo: la nostra terra non è stata coinvolta!
Eravamo e siamo in pensiero per gli abitanti, le loro terre (ettari di terra e vigneti in fiamme!). Abbiamo trascorso la notte guardando il cielo, la punta della montagna, mentre il vento non sembrava placarsi: chiamavamo gli amici e le persone che conosciamo e che vivono in quel punto dell’isola in cui si stava consumando una tragedia, sperando solo nei soccorsi!
I due roghi distano circa due chilometri l’uno dall’altro: sopra Cala 5 denti (tre giorni fa c’è stato qui un altro rogo domato subito) e kuddia di Gadir .
Il vento di scirocco e il buio non hanno aiutato, come immaginerete ! Questa mattina due canadair sono arrivati prestissimo per spegnere gli ultimi focolai in una zona dove è impossibile operare da terra. Mentre Pantelleria bruciava e trenta persone fuggivano dalle proprie case, i soccorsi agivano con sforzi ed energie incredibili. Mi associo dunque allo straordinario comune di Pantelleria per dire grazie al vvf , Protezione Civile, Corpo Forestale, Croce Rossa, Capitaneria di Porto, Carabinieri, Carabinieri Forestali.
Troppe persone faranno i conti con i danni- per ora ancora non quantificabili.
Quando una terra brucia si commette un crimine contro l’Umanità.
“Se qualcuno sa parli, perché questo scempio è una ferita per tutta l’isola. “ E questo vale per qualsiasi territorio deturpato da un simile crimine.