Il video di Johnny Depp in un pub di Newcastle, ecco come ha atteso il verdetto
Dopo 12 ore di Camera di Consiglio, la giuria ha deliberato ed è stata finalmente letta in aula la sentenza più attesa degli ultimi tempi. Un processo legale e mediatico al tempo stesso, che ha tenuto incollati davanti alla diretta streaming oltre 1 milione di spettatori in attesa del verdetto finale. Mentre Amber Heard ha presenziato in aula, Johnny Depp era assente "per motivi di lavoro".
Depp ha festeggiato la vittoria in Inghilterra
Una folla di fan fuori dal tribunale di Firefax, nonostante caldo e afa. Depp, però, ha lasciato gli Stati Uniti pochi giorni prima del verdetto, una volta rilasciate le ultime testimonianze. “A causa di impegni di lavoro precedentemente programmati prima del processo”, avevano fatto sapere fonti vicine all’attore. Nella serata prima del fatidico giorno infatti Depp si è esibito alla Royal Albert Hall di Londra per il concerto di Jeff Beck.
Poche ore prima della sentenza del 1 giugno, un video circolato su Twitter mostra l’attore mentre esce da un pub di Newcastle. Le ultime strette di mano, i saluti, l’approvazione dei suoi fan che non si è fatto mai mancare. Nel video è ancora giorno, dunque sicuramente la sentenza non era ancora arrivata, considerando che a Londra era ormai sera quando ne è stata data lettura. Il divo non ha rinunciato a festeggiare e a concedersi un po’ di relax nemmeno prima di sapere la sua sorte.
Le prime parole di Johnny Depp dopo la sentenza
Pochi minuti dopo il verdetto, sulle pagine social dell'attore è stato pubblicato un comunicato ufficiale in cui spiega tutto il dolore per una vicenda che l'ha segnato profondamente e gli ha cambiato la vita:
Sei anni fa, la mia vita, la vita dei miei figli, la vita di chi mi è stato più vicino, e altri, la vita di tante persone, tante, che in questi anni mi hanno supportato e hanno creduto in me mentre tutto stava cambiando per sempre.
Tutto in un battito di ciglia. Falso, accuse serie e criminali nei miei confronti via media, che mi hanno esposto a un attacco di odio senza fine, mentre non c'era alcun tipo di addebito o di accusa nei miei confronti. Intanto, viaggiava in tutto il mondo in un nanosecondo avendo un impatto sismico sulla mia vita e sulla mia carriera.
E sei anni dopo, la giuria mi ha dato la mia vita indietro. E ne sono onorato. La mia decisione di perseguire questo caso, sapendo molto bene le difficoltà inevitabili che avrei affrontato, mettendo la mia vita in una forma così spettacolarizzata, l'ho fatto solo dopo averci riflettuto seriamente.
Dal principio, il vero obiettivo era rivelare con questo caso la verità al mondo. Far conoscere la verità era qualcosa che dovevo prima di tutto ai miei figli e a tutti quelli che hanno creduto in me. Mi sento finalmente in pace adesso.