Il regista di Emilia Pérez: “Karla Sofía Gascón è autodistruttiva”, l’attrice: “Rimarrò in silenzio per il bene del film”
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La candidata all'Oscar Karla Sofía Gascón continua a subire critiche a causa dei post razzisti riemersi sul suo profilo X. La protagonista di Emilia Pérez ha scritto l'ennesimo post di scuse su Instagram, nel quale afferma di "sperare" che il suo "silenzio permetta al film di essere apprezzato per quello che è, una bellissima ode all'amore e alla diversità". La nuova dichiarazione arriva dopo che il regista del film, Jacques Audiard, l'ha rinnegata come candidata a migliore attrice in un'intervista rilasciata a Deadline, specificando di non averle parlato e definendola "autodistruttiva". La corsa verso gli Oscar 2025 sembra già abbastanza compromessa.
Mano nella mano con il cast: "Mi scuso con chi è stato ferito"
"Dopo l'intervista a Jacques (Audiard, ndr) ho capito, e ho deciso, per il film, per Jacques, per il cast, per l'incredibile troupe che se lo merita, per la bellissima avventura che abbiamo vissuto tutti insieme, di lasciare che il lavoro parli da solo, sperando che il mio silenzio permetta al film di essere apprezzato per quello che è, ovvero una bellissima ode all'amore e alla diversità", ha scritto giovedì sera. La dichiarazione è associata alla fotografia della première di Cannes di Emilia Pérez, con Gascón che tiene per mano i suoi co-protagonisti. "Mi scuso sinceramente con tutti coloro che sono stati feriti lungo il cammino", ha concluso.
I post incriminati e la posizione di Netflix contro Gascòn
Va detto che finora il silenzio non è stata la strategia di Gascón per gestire la sua controversia, nata dopo che la scrittrice e giornalista Sarah Hagi ha scoperto numerosi post offensivi pubblicati dall'attrice negli ultimi anni, tra cui discorsi d'odio anti-musulmani, un thread sull'omicidio di George Floyd e frecciatine razziste sulla diversità agli Oscar.
Mentre cresceva la shitstorm contro Gascón, l'attrice ha scelto di parlare in un'intervista con la CNN senza consultare Netflix o la società di pubbliche relazioni The Lede Company, che aveva contribuito a guidare la campagna di premiazione del film. Variety ha poi riferito che Netflix ha deciso di non sostenerla più, rifiutandosi di coprire le spese di viaggio per le premiazioni o il suo styling per le apparizioni agli eventi.
![Karla Sofía Gascón con il regista Jacques Audiard e il cast di Emilia Pérez](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/25/2025/02/GettyImages-2192588805.jpg)
Jacques Audiard: "È ingiustificabile e autodistruttiva, non voglio parlarle"
"Non le ho parlato e non voglio farlo, ritengo sia ingiustificabile", ha commentato Jacques Audiard a Deadline, "ha un approccio autodistruttivo in cui non posso interferire e non capisco davvero perché continui. Perché si sta facendo del male? Perché? Non lo capisco e quello che non capisco è anche perché stia facendo del male a persone che le erano molto vicine". E ancora, con particolare durezza: "Sta recitando la parte della vittima, il che è sorprendente. È come se pensasse che le parole non facciano male".
![Karla Sofia Gascòn e Jacques Audiard](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/25/2025/02/GettyImages-2154108340.jpg)
Sulle intenzioni future mentre Emilia Pérez continua a fronteggiare la bufera mediatica: "Penso che dobbiamo continuare a difendere davvero questo film. Non ci sono solo io, c'è Zoe (Saldaña, ndr). Voglio e ho intenzione di sostenerla e difenderla (è candidata come miglior attrice non protagonista, ndr). Non la lascerei mai andare". Emilia Pérez è il film con più nomination agli Oscar di quest'anno, con 13 candidature, tra cui quelle per miglior film, miglior regista per Audiard, migliore attrice per Gascón e, appunto, Zoe Saldaña come attrice non protagonista.