Il rapporto di Benedetta Parodi con la sorella Cristina: “Era la più bella, facevo i capricci per stare con lei”
Nove anni di differenza, tantissimi quando si è piccoli, poi il tempo appiana tutto, come spiega Benedetta Parodi parlando della sorella Cristina e del fratello Roberto. In un'intervista a La Stampa, infatti, la presentatrice ripercorre quelli che erano i rapporti familiari, soprattutto con quella sorella più grande e bellissima, "la più corteggiata di Alessandra" come dice ricordando le telefonate a casa che erano tutte per lei: "Cristina era la super bella, la più corteggiata di Alessandria. Ricordo che il telefono di casa squillava in continuazione, cercavano sempre lei. Lei e Roberto frequentavano scuole diverse, ma avevano gli amici in comune, uscivano sempre insieme. Si spalleggiavano. Li invidiavo un po'".
È un racconto molto bello quello che Benedetta Parodi fa della sorella e del fratello, anche quando parla della differenza di età, di come da piccola veniva mandata a controllare cosa facesse la sorella maggiore: "Mamma mi mandava a controllare cosa faceva, se aveva amici a studiare oppure giocando facevo troppo casino e la disturbavo. È che avrei voluto uscire con lei e facevo i capricci per riuscirci" mentre col fratello erano come cani e gatti, finché, crescendo, le cose si sono stabilizzate: "Con Roberto ci siamo molto avvicinati nei miei anni universitari: a Milano ho vissuto per un po' a casa sua, era appena diventato papà e capitava che gli facessi da babysitter. Era anche il fratellone grande che dà saggi consigli amorosi alla piccolina. Ora, invece, sono il fulcro della nostra famiglia, quella che organizza e aggrega. Una bella conquista, vero?".
Parlando della sorella ricorda il momento in cui hanno cominciato a fare lo stesso lavoro, i successi e anche le delusioni, ma soprattutto come crescendo la famiglia sia rimasta unita, specificando come sia lei che ormai organizza le cene di Natale e ci tiene che trovino il tempo di stare tutti assieme: "Siamo legatissimi. Ci sono tanti argomenti di conversazione, problemi simili. La differenza d'età non si sente più da tempo. Abbiamo figli – in tutto nove- quasi della stessa età, che si sono sempre frequentati e ancora si vedono, malgrado si siano un po' dispersi per via di studi e scelte di vita. E poi a Natale tutti a casa da me, ci tengo. Grandi tavolate, grandi cene, un clima di festa. Siamo una famigliona fortunata, non solo perché i nostri figli sono amici tra loro, ma anche perché abbiamo sposato persone che vanno d'accordo tra loro, che si stanno simpatiche. E così la vecchia casa di campagna si riempie".