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Il principe Harry: “Non riporterò mia moglie Meghan Markle a Londra, temo un attentato”

“Temo un attentato, è uno dei motivi per cui non riporterò mia moglie a Londra”, ha raccontato il principe Harry preoccupato per la moglie Meghan Markle e per l’eccessiva attenzione mediatica nei confronti della sua famiglia. Crede infatti che, proprio i media, siano uno dei motivi della rottura dei rapporti con il padre re Carlo.
A cura di Elisabetta Murina
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Meghan Markle non tornerà a Londra. A farlo sapere il principe Harry nel corso di un'intervista per il programma Tabloids On Trial dell'emittente Itv. Il duca di Sussex teme per l'incolumità della moglie e per questo è deciso a fare in modo che non lasci la California per rientrare in Inghilterra, almeno per il momento. "Temo un attentato", ha confessato senza giri di parole.

Le dichiarazioni del principe Harry

Il principe Harry è preoccupato per l'eccessiva attenzione mediatica che avverte nei confronti della sua famiglia. Per questo motivo, ha spiegato, per il momento non intende riportare la moglie Meghan Markle a Londra. Alla giornalista Rebecca Barry, nel corso di un'intervista sul tema delle intercettazioni telefoniche illegali, ha confessato: "Temo un attentato. Basta una singola persona che legge queste cose e che agisce in base a ciò che ha letto, che si tratti di un coltello o di un acido È uno dei motivi per cui non riporterò mia moglie in questo Paese".

"I media hanno distrutto il rapporto con la mia famiglia"

Nel corso dell'intervista, il principe Harry ha lanciato anche accuse piuttosto pesanti ai media inglesi, sostenendo che siano stati loro una delle principali cause della rottura con la famiglia reale, in particolare con il padre re Carlo e con il fratello William. "Sono stati i media a distruggere il mio rapporto con la famiglia", ha spiegato. Le sue parole non sono passate inosservate ad alcuni direttori di tabloid presenti, dal The Sun al Daily Mail, che si sono chiesti con che coraggio il principe desse la colpa a loro del suo allontanamento dalla Royal Family. Il duca di Sussex ha anche aggiunto che la sua battaglia contro i tabloid ha dimostrato che la madre Diana, morta nel 1997, aveva avuto la giusta intuizione: "Ci sono prove sul fatto che le sue telefonate furono intercettate verso la metà degli anni Novanta. Sarà stata una delle prime persone ad esserne rimasta vittima. E oggi non è qui a scoprire la verità».

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