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Il primo incontro tra Angelina Jolie e Alessandro Baricco davanti a un piatto di spaghetti: “Una cosa magica”

Angelina Jolie ha presentato al Torino Film Festival il suo nuovo film Without Blood, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco. Nel corso della conferenza stampa i due hanno parlato del loro primo incontro, avvenuto davanti a un piatto di spaghetti.
A cura di Eleonora di Nonno
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Angelina Jolie e Alessandro Baricco sono stati i protagonisti del Torino Film Festival. L'attrice – dopo la partecipazione all'ultima Mostra del Cinema di Venezia – è tornata in Italia per presentare il suo quinto film da regista: Without Blood, tratto dall'omonimo romanzo di Alessandro Baricco. La star di Hollywood e lo scrittore si sono incontrati per la prima volta a Los Angeles davanti a un piatto di spaghetti cucinato da lei. Baricco ha raccontato: "Mi ha scritto una e-mail bellissima, il pezzo più bello che abbia letto su ‘Senza sangue' per dolcezza, intelligenza e comprensione".

Le parole di Baricco su Angelina Jolie dopo il primo incontro

Nel corso della conferenza stampa, Alessandro Baricco ha racconto che ha conosciuto Angelina Jolie a Los Angeles: "Mi ha invitato a casa sua, non abita in una casa ma nella casa più alta di tutte, che era appartenuta a Cecil B. De Mille, l'uomo che ha inventato Hollywood. Lei ha reso tutto facile. Si è messa a cucinare un piatto di spaghetti". E ancora: "È stata una di quelle cose magiche che accadono nella vita di uno che fa un mestiere magico". Lo scrittore ha apprezzato le parole dell'attrice sul suo romanzo: "Angelina mi ha scritto una mail, era come se l'avessi ricevuta da Jessica Rabbit o da Topolino, non credevo che lei esistesse realmente: invece era proprio lei. È stato il testo più bello che ho letto come comprensione, dolcezza, intelligenza. La conservo come una delle lettere più belle ricevute in vita mia". La star ha scherzato: "Un'americana che cucina gli spaghetti a un italiano, vi rendete conto?" Ha poi aggiunto: "Ho avuto un atteggiamento di grande umiltà, ho cercato di ascoltare le pagine scritte e di entrare nella mente di Alessandro, sulle questioni del libro e sulla loro complessità. Qui non si trovano buoni o cattivi".

Angelina Jolie e Alessandro Baricco al Torino Film Festival 2024
Angelina Jolie e Alessandro Baricco al Torino Film Festival 2024

Angelina Jolie su Alessandro Baricco: "Il suo romanzo mi ha conquistata"

Angelina Jolie ha spiegato perché ha scelto di mettere in scena quanto scritto da Alessandro Baricco: "Il suo libro è un viaggio sulle relazioni umane, un argomento più che mai importante al giorno d'oggi. Senza sangue parla di noi". L'attrice ha cercato di rimanere più fedele possibile al romanzo: "Il nostro viaggio non è stato realizzare il film, ma stare insieme per riflettere sul modo in cui ascoltiamo gli altri. Oggi si è incapaci di ascoltare e di sedersi a un tavolo per trovare un terreno comune. I preconcetti dominano le nostre menti".

Salma Hayek Pinault, Angelina Jolie e Demián Bichir alla premiere di "Without Blood" al Toronto International Film Festival
Salma Hayek Pinault, Angelina Jolie e Demián Bichir alla premiere di "Without Blood" al Toronto International Film Festival

Senza Sangue, il film di Angelina Jolie tratto dal romanzo di Baricco

Protagonisti di Senza Sangue sono Salma Hayek e Demián Bichir. Il film racconta la storia di una donna, Nina, che dopo aver assistito all'omicidio di suo padre decide di incontrare i responsabili che hanno segnato la sua vita. La storia è ambientata dopo un conflitto e tratta temi legati alle sofferenze della guerra, traumi, il potere della memoria e il coraggio di guarire. L'opera cinematografica si basa sull'omonimo romanzo scritto da Alessandro Baricco e pubblicato per la prima volta nel 2002. Il libro è diviso in tre parti: nella prima, durante una guerra, un gruppo di uomini uccide tutti gli abitanti di una fattoria, lasciando in vita solo Nina, una bambina che si salva nascondendosi. La seconda parte si svolge anni dopo, con Nina ormai adulta che riesce a rintracciare uno dei colpevoli per intavolare con lui un dialogo sul perdono e sulla memoria. Nel finale, aperto e ambiguo, c'è un invito alla riflessione sulla complessità dell'animo umano.

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