Il pregiudizio su Salvo Sottile: “Per anni pensavano parlassi solo di tragedie”
Per la seconda stagione consecutiva, Salvo Sottile è pronto a partire al timone de "I Fatti Vostri", trasmissione che con la sua presenza ha certamente avuto un riscontro positivo quanto a freschezza e svecchiamento. In una intervista a "Chi" il conduttore si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "Visto che so farvi anche sorridere?"
Le parole di Salvo Sottile
Le mille rinascite di Salvo Sottile. Prima come inviato per la Sicilia da parte del Tg5, poi conduttore a "Quarto grado" e ancora "Prima dell'alba", raccontando gli uomini e le donne che abitano col favore delle tenebre. Ora ha cambiato, all'alba dei 50 anni, vita e atmosfere:
Per anni sono stato additato come quello che parlava solo di tragedie. Grazie a "I Fatti Vostri" ho mostrato anche il mio lato solare. Credo di aver trovato la mia dimensione. Venivamo dalle numerose stagioni condotte da Magalli, ci davano all’1 per cento e credo che Giancarlo aspettasse da un giorno all’altro di essere richiamato per venirci in soccorso. Poi, però, abbiamo incontrato il favore del pubblico grazie al clima famigliare che abbiamo creato. Con Anna Falchi c’è grande sintonia e anche con Michele Guardì, che guida questa macchina da 32 anni, un record. Siamo riusciti a raddoppiare gli ascolti, e speriamo di tenerci su questa media in una tv sempre più frammentata
Il cambiamento interiore e il rapporto con i figli
Salvo Sottile è stato sposato dal 2004 al 2019 con la collega Sarah Varetto di Sky Italia. I due hanno due figli, Giuseppe e Maya. Proprio la separazione ha innescato il cambiamento:
Ero bulimico nel lavoro e nella vita. Ora cerco di prendere tempo per me, per i miei affetti, per la mia salute. Mangio bene, pratico sport, mi sono reso conto che mi aiuta. Prima sembravo l’investigatore di un libro noir: mangiavo, fumavo molto, avrei fatto una brutta fine. Poi ho sentito il mio corpo rinascere.
E sui figli: "Sono un padre semplice che crede di poter imparare da loro. La cosa più difficile con gli adolescenti è interessarli, perché tendono a isolarsi con i loro smartphone, usano meno la lingua. Ma sono fortunato, i miei figli vengono ancora con me a mangiare una pizza e mi raccontano la loro vita".