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Il papà di Giorgia risponde a Mogol: “Mia figlia a scuola di canto? Non esiste. A me emoziona quando canta”

Ospite de La Volta Buona, il papà di Giorgia ha risposto a Mogol. Il noto compositore sosteneva che la cantante avesse bisogno di un “corso di canto” e che la sua voce fosse rimasta ferma a 30 anni fa. “Non lo accetto, non esiste. Vediamo cosa è scoppiato all’Ariston quando è arrivata sesta?”, le parole di Giulio Todrani.
A cura di Elisabetta Murina
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Giulio Todrani risponde a Mogol. Ospite de La Volta Buona, nella puntata in onda venerdì 21 febbraio, il papà di Giorgia ha commentato le parole del noto autore italiano contro sua figlia. "Le offrirei un corso di canto, canta come 30 anni fa", aveva detto sulla voce della cantante. Nel salotto di Caterina Balivo, l'uomo ha espresso tutto il suo disaccordo: "Non lo accetto, non esiste". 

Il papà di Giorgia risponde a Mogol, le parola a La Volta Buona

"Giorgia ha fatto 7 anni di gavetta, ora mi devo sentire dire che mia figlia deve andare a scuola di canto. Non mi sta bene, non esiste", ha spiegato Giulio Todrani a La Volta Buona rispondendo a Mogol. Pur stimandolo come compositore e ritenendolo uno dei migliori, l'uomo non è d'accordo con le parole contro sua figlia: "Mogol è uno dei più grandi autori di parole italiane, credo il numero uno. Ognuno puo' dire quello che vuole, ogni cosa è permessa, ma questo non lo condivido". Todrani ha poi ricordato cosa è successo all'Ariston e in sala stampa quando è stata annunciata la sua sesta posizione in classifica con il brano La Cura per me: "Vediamo cosa è scoppiato all'Ariston quando è arrivata sesta? Mogol per me è un mito, non sto criticando lui, ma a me mia figlia emoziona quando canta". 

Cosa aveva detto Mogol sulla voce di Giorgia

Poco dopo il Festival di Sanremo, ospite del programma Un Giorno da Pecora, Mogol aveva espresso il suo parare su Giorgia, commentandone la voce e il brano portato in gara: "A Giorgia offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi, ha una voce fantastica ma canta come si cantava trent’anni fa, usa troppo la voce. Che, per carità, è bellissima ma la usa come si faceva in passato, la voce deve esser credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce ad emozionare”.

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