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Il padre di Jeffrey Dahmer: “Avrei potuto fermarlo, sapevo che c’era qualcosa che non andava”

Il padre di Jeffrey Dahmer, Lionel, in un’intervista inedita ha dichiarato di avere dei rimorsi per non aver fermato suo figlio, nonostante ci fossero i segnali di qualcosa di sospetto.
A cura di Ilaria Costabile
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La serie su Jeffrey Dahmer apparsa il mese scorso su Netflix, dove ha riscosso un successo incredibile, ha riacceso l'attenzione nei confronti del macabro serial killer americano, tanto che sul suo conto sono comparsi anche alcuni contenuti inediti, in cui emergono particolari piuttosto inquietanti. Stando a quanto riportato da TMZ, Lionel Dahmer, il padre di Jeffrey, ha rilasciato un'intervista allo psicologo Phillip Calvin McGraw, nel corso del suo programma, in cui ha rivelato che avrebbe avuto modo di fermare la follia omicida del figlio.

I dettagli macabri raccontati dal padre

L'uomo, in un'intervista a tu per tu, che verrà trasmessa in America con uno speciale su Dahmer, ha raccontato al Dr Phil, che sin da bambino Jeffrey aveva dei comportamenti a dir poco sospetti. Lionel rivela che quando ancora suo figlio viveva con la nonna a Milwaukee, il ragazzo aveva una scatola di legno che custodiva gelosamente, il cui contenuto è sempre stato segreto, finché un giorno non ha provato ad aprirla, ma Jeffrey riuscì a temporeggiare e a nascondervi delle riviste pornografiche, quando in realtà la scatola conteneva qualcosa di ben più macabro: una testa mozzata. In quel periodo, infatti, gli omicidi erano già iniziati e Lionel si rimprovera di non aver capito in tempo che avrebbe potuto fermare suo figlio.

Il rimorso di Lionel Dahmer

Lo psicologo, poi, continua l'intervista chiedendogli qual è stata la ragione scatenante che ha portato Jeffrey a compiere degli omicidi così efferati, ma soprattutto a compiere azioni ancor più lugubri come la necrofilia e il cannibalismo. Il padre ha raccontato che sin da quando era bambino, suo figlio amava mutilare gli animali e giocare con le loro interiora gli procurava un certo piacere. "Col senno di poi, i segnali già c'erano" ha dichiarato Lionel Dahmer, rimproverandosi del fatto che se fosse intervenuto a tempo debito si sarebbero potute salvare molte vite.

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