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Il medico che ha operato Jerry Calà: “Ha avuto un infarto serio, è monitorato in sub intensiva”

Parla a Pomeriggio5 il medico che ha operato Jerry Calà, ricoverato a Napoli: “L’infarto avuto è serio, l’importante è che abbia riconosciuto il problema”.
A cura di Stefania Rocco
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Carlo Briguori, responsabile della cardiologia interventistica della clinica Mediterranea di Napoli, dove Jerry Calà è stato operato e dove si trova tuttora ricoverato, è intervenuto a Pomeriggio5 per aggiornare gli spettatori a proposito delle condizioni di salute dell’attore. Calà si trovava a Napoli per girare un film quando ha accusato un malore che lo ha costretto a un ricovero e a sottoporsi a un intervento chirurgico. Inizialmente ricoverato in terapia intensiva, si torva adesso in sub intensiva dove le sue condizioni di salute vengono monitorate costantemente. “Calà sta bene per fortuna. Il 118 l’ha portato con emergenza per infarto acuto, si trovava in un albergo qui vicino e nel giro di cinque minuti è arrivato qui”, ha fatto sapere Briguori che si è detto ottimista a proposito delle condizioni di salute dell’attore, “abbiamo riaperto l’arteria chiusa e ristabilito il flusso del sangue in modo tale da prevenire danni irreversibili al cuore”.

Carlo Briguori: “Quel tipo di infarto ha una mortalità elevata”

Calà, sostiene il medico che lo ha operato, è riuscito a riconoscere immediatamente i sintomi, una consapevolezza che ha contribuito a salvargli la vita: “L’infarto avuto è serio, l’importante è che abbia riconosciuto il problema. Di solito i sintomi vengono sottovalutati. Questo infarto ha una mortalità molto elevata se non si raggiunge l’ospedale in tempi adeguati. Per fortuna in questo caso non è successo e la prognosi è favorevole”.

Jerry Cala ha lasciato la terapia intensiva

Il professor Briguori ha aggiunto che Calà ha lasciato la terapia intensiva, sebbene resti costantemente monitorato: “Ha lasciato la terapia intensiva, nelle prime ore bisogna stare lì perché le complicanze possono intervenire in qualsiasi momento anche dopo l’apertura delle arterie. Ora è in una stanza, sempre monitorizzato. È in sub intensiva e sta bene, non ha più i sintomi che ha avuto al momento dell’infarto come il dolore toracico e la difficoltà al respiro e gli indici sono in netto miglioramento. La decorrenza è positiva”.

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