Il Maestro Mazza: “Come vivo oggi? Della mia musica ma non sono un uomo agiato”
Che fine ha fatto il Maestro Gianni Mazza? Pianista e compositore, direttore d'orchestra ma soprattutto personaggio televisivo che ha fatto la storia di oltre trent'anni di televisione. In una intervista a Libero si racconta e si diverte a ricordare il passato, gli anni d'oro: da Renzo Arbore a Corrado, da Fabrizio Frizzi a Nanni Loy fino a Michele Guardì, con cui ha fatto la storia della televisione leggera. Prima, però, fu pianista per Little Tony: "Era un ragazzo tranquillo, molto educato, rispettoso. Pensi che ha sempre pagato, di tasca propria, i contributi a tutti quanti! Quanto alle follie, ne abbiamo fatte poche: giusto le corse in macchina. Quelle, davvero, sono state un azzardo".
La vita oggi: "Non sono agiato"
Il falso mito della ricchezza dei personaggi televisivi. Il Maestro Mazza lo smonta: "Non sono mai diventato un personaggio. Non mi è cambiato granché: è sempre stato difficile sbarcare il lunario, oggi come allora. Vivo dellamiamusica e questa è la ricchezza più grande. Però non sono agiato: sono un uomo normale»
I ricordi di Gianni Mazza
Tra i ricordi di Gianni Mazza su Little Tony quella dei "macchinoni prestanti": "Non c’era l’obbligo delle cinture di sicurezza né il limite di velocità. Ricordo che una volta Tony si ingarellò e facemmo, a tutto gas, il tratto appenninico sulla sua Ferrari California". E sull'era Berlusconi: "Ha dato una sveglia al servizio pubblico che, diversamente, sarebbe ancora al bianco e nero. La Rai era madre e padrona: un broadcaster molto serio, a tratti noioso. I canali di Berlusconi erano invece più scanzonati e giovanilistici. Era un modo nuovo di fare tv, che ha cambiato anche il costume. Non sempre in meglio, a onor del vero. Alcune logiche dell’intrattenimento sono state peggiorative".
La tv di ieri: "Eravamo più onesti"
I tempi cambiano, anche i conduttori. Per il Maestro Mazza: "Non siamo più onesti come prima. Abbiamo imparato a sorridere, a far finta di essere felici di vederci: baci, abbracci ma alla fine è tutto finto! Non è vero nulla. Io, Arbore e Frassica, e gli altri, eravamo amici per davvero. Non ci preoccupavamo di proporre contenuti alti: giocavamo insieme, e basta".