Il figlio di Fedez e Ferragni in campo con Theo Hernandez, il post della Serie A fa infuriare i tifosi
Milan-Frosinone non è stata solo occasione di rilancio in campionato della squadra di Stefano Pioli, reduce dal passaggio a vuoto di mercoledì scorso in Champions League. Oltre al successo dei rossoneri per 3-1 sulla squadra guidata da Di Francesco, la partita è stata occasione di visibilità per un ospite speciale, che di certo molti spettatori avranno notato. Si tratta di Leone Lucia Ferragni, figlio primogenito di Chiara Ferragni e Fedez, sceso in campo prima dell'inizio del match in accompagnamento ai calciatori del Milan.
Il figlio di Fedez e Ferragni accanto a Theo Hernandez
Leone, che vestiva il completino del Frosinone, è stato immortalato al fianco di Theo Hernandez nei minuti che hanno preceduto l'inizio della partita, durante la lettura delle formazioni e le prassi che precedono le gare di Serie A. E se a qualcuno sintonizzato dovesse essere sfuggito questo dettaglio, ci hanno pensato naturalmente i due genitori a raccontare il dietro le quinte. In particolare Fedez, che ha immortalato il bambino durante la vestizione, a pochi minuti dal suo "esordio in Serie A" da accompagnatore. "Lello pronto a scendere in campo", dice l'artista, accompagnando il racconto dell'esperienza di suo figlio ripresa a distanza con affetto e ironia.
Il post di Lega Serie A su Leone, polemiche di alcuni utenti
A riprendere le foto di Leone in campo anche l'account Twitter della Serie A, che accompagna le foto con la didascalia "Un accompagnatore speciale per Theo", suscitando l'inevitabile sollevarsi di polemiche da parte di alcuni utenti che si chiedono per quale motivo gli altri bambini dovrebbero essere meno speciali di lui.
Chi sono i bambini che scendono in campo in Serie A
La presenza dei bambini in campo prima dell'inizio delle partita è una pratica ormai storica che caratterizza buona parte dei campionati calcistici (e non solo) a livello internazionale. Ma come è possibile far scendere in campo un bambino per una partita di Serie A? Il protocollo è gestito, di fatto, dalle squadre ospitanti, che gestiscono le richieste attraverso dei sistemi interni propri. Il diritto di prelazione può essere così garantito attraverso una dinamica legata agli abbonati, o ancora a logiche di membership, o ancora legate al rapporto tra le squadre e gli sponsor. Le società di casa, a loro volta, sarebbero vincolate, anche per questioni di diritti i immagine, a comunicare a Lega Serie A i nomi di bambine e bambini selezionat/i.