Il crollo di Re Carlo III, in lacrime davanti al feretro della madre Elisabetta
Re Carlo III si lascia andare alle prime lacrime in pubblico dopo la morte della madre Regina Elisabetta. È un Re visibilmente commosso, quello che ha seguito la bara della Sovrana insieme ai fratelli Carlo, Andrea, Anna ed Edoardo, marciando dietro al feretro nelle immagini trasmesse in diretta mondiale. L’emozione tradisce non solo la tristezza per la perdita della madre, ma anche, probabilmente, il peso del momento, delle responsabilità che lo aspettano nel futuro prossimo, il timore di poter non essere all’altezza del ruolo che la madre ha lasciato nelle sue mani.
L'emotività di Re Carlo, tra lutto e responsabilità
A 73 anni, da quando la Regina Elisabetta è morta, Re Carlo ha viaggiato per oltre 2.000 miglia tra Scozia, Galles e Irlanda del Nord in pochi giorni. Oltre 54 impegni pubblici, durante i quali probabilmente il nuovo Sovrano non ha avuto ancora il tempo per metabolizzare a pieno l’enorme carico emotivo che gli è piombato addosso. Il lutto da una parte, le enormi responsabilità che lo attendono dall’altra, che lo vorrebbero pronto a rispettare ogni aspettativa. Finora Carlo ha mostrato fragilità e debolezze, lasciandosi andare a scatti di ira in qualche occasione, tradendo insicurezza nei suoi gesti e nel suo modo di parlare in altre. Su di lui pesa l'eredità di una Sovrana amata come Elisabetta, i disordini familiari e una storia personale che ha radici nella sua storia con Diana che è ancora in cerca del pieno consenso.
Il primo discorso di Re Carlo al suo popolo
"Mentre sono qui davanti a voi, non posso fare a meno di sentire il peso della storia che ci circonda. Il Parlamento è lo strumento vivo della democrazia e ha una profonda connessione con la mia defunta madre", ha detto Re Carlo III durante il suo primo discorso alle Camere riunite una settimana prima. "La vostra storia è anche la nostra", ha affermato il nuovo sovrano davanti alle Camere riunite. "Le vostre tradizioni sono antiche e profondamente connesse all'operato di mia madre".