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L'implosione del sottomarino Titan

Il conduttore di Discovery Channel si rifiutò di filmare una puntata dal Titan: “Non era sicuro”

Josh Gate, conduttore e produttore televisivo della serie di Discovery Channel Expedition: Unknown, ha raccontato di essersi rifiutato di filmare il relitto del Titanic dal Titan perché durante le prove capii che c’erano “problemi di sicurezza”. Il racconto su Twitter.
A cura di Gaia Martino
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Josh Gate, conduttore e produttore televisivo della serie di Discovery Channel Expedition: Unknown, ha raccontato su Twitter di essersi rifiutato di filmare il viaggio verso il Titanic nel sommergibile Titan. Il volto televisivo e autore del reality che indaga su misteri e leggende, con un tweet ha raccontato di aver partecipato alla prima prova dell'immersione del Titan, il sommergibile ormai dichiarato imploso dopo 5 giorni dalla scomparsa, e subito aveva percepito che l'ambiente non fosse sicuro.

Il racconto di Josh Gate

Josh Gate avrebbe dovuto realizzare una puntata di Expedition: Unknown sul Titan, il sommergibile dichiarato imploso dopo la sua scomparsa, ma si è rifiutato dopo aver partecipato alla prima prova di immersione. Ha deciso di non lavorare sul relitto del Titanic perché ha ritenuto che il sommergibile avesse dei "problemi di sicurezza".

Titan non si era rivelata un'ottima soluzione per immergersi. Ho rinunciato ad una grande opportunità, quella di filmare il Titanic, a causa di alcuni dubbi sorti sulla sicurezza della piattaforma OceanGate.

La missione si è rivelata infatti fatale per coloro che hanno deciso di partecipare. "Ci vuole coraggio per fare un viaggio del genere. Ammirazione e preghiere per i passeggeri a bordo di OceanGate Tita", aveva aggiunto prima che il Titan venisse dichiarato imploso.

L'avventura di Mike Reiss, produttore dei Simpson, sul Titan

Anche Mike Reiss, produttore dei Simpson, partecipò l'anno scorso a una missione sott'acqua con il Titan. "Immergersi verso il Titanic è stata un'esperienza emozionante, maestosa, irripetibile, ma la catastrofe era sempre vicina nella tua mente". Lo scrittore alla CNN ha raccontato di aver firmato un lungo contratto prima di partire e nella prima pagina venivano elencati i pericoli dell'immersione: nella rinuncia venivano descritti tutti i modi con i quali i passeggeri sarebbero potuti morire. Dopo il suo racconto, ha poi ricordato Stockton Rush, scomparso insieme al Titan.

Io ho perso un amico, era uno scienziato, pilota di linea, inventore e capitano di sottomarini. Rush era un grande sognatore americano e i suoi sogni erano contagiosi. Ero felice di esserne coinvolto. Aveva una visione impossibile, ma l'ha realizzata una dozzina di volte. Alla fine la sua fortuna si è esaurita, come sempre accade.

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