I legali di Amber Heard chiedono l’archiviazione del caso, giudice rigetta la proposta
Penny Azcarate, la giudice del processo per diffamazione di Johnny Depp nei confronti di Amber Heard, ha respinto la richiesta dei legali dell'attrice di archiviare il caso. Secondo la giudice, infatti, sarebbero stati presentati abbastanza elementi e prove per portare avanti il processo, quindi, quella che giuridicamente in questo contesto può essere considerata una formalità, è stata comunque rigettata e il processo può continuare.
I motivi della richiesta di archiviazione
Dopo la prima fase in cui sono state mostrate tutte le prove dai legali di Johnny Depp, gli avvocati della Heard hanno avanzato la richiesta di archiviazione di una causa che costerebbe all'attrice circa 50 milioni di dollari. Questo infatti è l'ammontare del danno richiesto dal divo alla ex moglie per le accuse diffamatorie di violenza domestica, pubblicate anche a mezzo stampa in una lettera aperta sul Washington Post. Secondo gli avvocati della 36enne, che hanno presentato la mozione, il team legale di Depp non sarebbe stato in grado di dimostrare che la sua carriera sia stata danneggiata dalle accuse della ex moglie e che, invece, c'erano le prove che attestavano l'esatto contrario e cioè che la Heard abbia effettivamente subito gli abusi da parte dell'ex marito. La discussione con la giudice è avvenuta dopo che erano stati chiamati tutti i testimoni da parte dell'accusa e quindi poteva dirsi conclusa la prima fase del processo, una prassi, quindi, che però non è stata accolta dalla Azcarate.
Il rifiuto e l'inizio della seconda fase del processo
Secondo Penny Azarate, infatti, in tredici giorni di processo erano state mostrate abbastanza prove affinché la causa potesse continuare e, quindi, nel pomeriggio di martedì 4 maggio è iniziata la deposizione di Amber Heard dando il via alla seconda fase del processo, in cui stavolta è la difesa a portare in aula le prove che contestano quanto finora dichiarato dai legali della controparte. L'intento, ovviamente, è quello di dimostrare che la parte lesa della storia sia l'attrice e non il divo di Hollywood che, intanto, è tornato sul set per interpretare Luigi XV al fianco dell'attrice e regista Maïwenn.