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I figli di Mike Bongiorno: “Raccontava che gli angeli lo avevano aiutato nel lavoro. Le gaffe? Vere”

I figli di Mike Bongiorno, Michele, Nicolò e Leonardo, ricordano per la prima volta insieme il padre: dai ricordi di famiglia al personaggio che è stato in tv. Lo scorso 26 maggio, il noto conduttore avrebbe compiuto 99 anni.
A cura di Elisabetta Murina
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I figli di Mike Bongiorno, Michele, Nicolò e Leonardo, ricordano per la prima volta il padre in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. Lo scorso 26 maggio, il noto conduttore tv avrebbe compiuto 99 anni, ma è scomparso improvvisamente nel 2008. I tre uomini della sua famiglia, nati tutti dal matrimonio con Daniela Zuccoli, parlano di come è stato, nel privato, uno dei personaggi che più ha segnato la nuova televisione.

Mike Bongiorno in versione padre: "Non si celebrava mai"

I tre fratelli sentivano il padre parlare del suo lavoro, ma sono concordi nel dire che non c'è mai stata l'intenzione di autocelebrarsi, quanto una visione più critica dei suoi programmi. "Non si celebrava mai", racconta Nicolò. E anche Michele è d'accordo: "L'ho sentito ricordare i suoi programmi solo quando ne discuteva con i colleghi, ma ne parlava sempre e solo da un'angolazione tecnica. A noi, non ha mai fatto lezioni su Mike Bongiorno e la tv".

Leonardo aggiunge: "Dei suoi racconti di vita e di disavventure, ricordo sempre i suoi riferimenti agli angeli custodi. Non era praticante, ma aveva una forte spiritualità. Si immaginava gli angeli come se fossero proprio delle figure alle sue spalle che lo accompagnavano". "Raccontava che gli angeli lo avevano assistito anche nel lavoro: quando lasciò la Rai e 25 milioni di ascolti per una piccola tv privata era stato un salto nel vuoto. Ma lui conosceva il successo che le tv private stavano avendo in America ed era rimasto affascinato da Silvio Berlusconi", dice Michele.

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Bongiorno è stato un padre che negli anni è riuscito a trasmettere ai suoi figli i valori fondamentali e a costruire numerosi ricorsi, anche se non è stato sempre presente. "Diciamo che aveva un jet lag diverso rispetto a noi bambini: lavorava di sera, cenava tardissimo, la mattina dormiva fino a tardi. C'era poco, ma è riuscito a passarci i valori di base", racconta Michele. "Sono nato quando aveva 65 anni e credo che con me abbia vissuto un suo lato più giocoso, anche se restava un padre non dico di un altro secolo o che gli dessimo del lei, perché aveva quella impostazione", spiega invece Leonardo.

Il motto "Allegria" e le gaffe in tv

Celebre è diventato il motto di Mike Bongiorno, Allegria, uno dei suoi tratti distintivi. Una gioia e una felicità che il noto conduttore portava anche in casa, con la sua famiglia. "Lui era molto grato alla vita per quello che gli aveva dato e che entrasse in scena o che si sedesse a tavola con noi, portava sempre una botta di buonumore. Poi, a me faceva molto ridere quando giocava coi dialetti", racconta Michele. Nicolò invece ricorda: "A casa, quando si metteva a raccontare i suoi aneddoti e c'erano i miei amici bambini come me, pendevano tutti dalle sue labbra, e poi si rideva con le lacrime agli occhi". 

Le gaffe che commetteva in tv, i fuori programma e le battute, non erano costruite, come spiega Leonardo: "Erano tutte spontanee, poi lui era bravo a ricamarci su. Diceva che gli venivano perché aveva due binari nel cervello: uno con quello che stava dicendo, un altro con quello che doveva dire". E anche invecchiando, con il passare degli anni, non aveva cambiato la sua indole: "Ricordo che poco prima di morire, mi accompagnò a scegliere un alano. Fu un bel momento padre-figlio. Mentre mamma ama ricordare che, venti giorni prima di andarsene, papà fece il suo discorso più bello".

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