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I BTS alla Casa Bianca contro l’odio anti-asiatici, il conduttore americano: “Sono un degrado per gli Usa”

La band K pop è stata invitata alla Casa Bianca per discutere col Presidente Joe Biden delle forme di discriminazione che la comunità asiatica subisce ancora oggi negli Usa. I commenti del conduttore di Fox News hanno fatto infuriare l’esercito di fan.
A cura di Giulia Turco
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I BTS sono stati invitati alla Casa Bianca per un intervento contro l’odio anti asiatico negli Stati Uniti. La nota band K Pop è intervenuta in sala stampa nella giornata di martedì 31 maggio: inclusione, rappresentanza delle persone asiatiche negli States, sono alcuni dei temi affrontati nel corso dell’incontro, pensato per discutere col Presidente Joe Biden delle forme di discriminazione che la comunità asiatica subisce ancora oggi in territorio americano.

(I BTS alla Casa Bianca, foto Getty)
(I BTS alla Casa Bianca, foto Getty)

Il commento del conduttore di Fox News

Ai fan della band, considerati un vero e proprio “esercito” in tutto il mondo, non sono sfuggiti i commenti di Tucker Carlson, conduttore americano del Tonight Tuesday su Fox News, che ha ironizzato sull’attivismo della band coreana: “Sì, quindi abbiamo un gruppo pop coreano per discutere di crimini d’odio anti-asiatici negli Stati Uniti. Bel lavoro ragazzi”. Il conduttore ha poi lanciato un video di un ragazzo gay che ha reso virale la sua esperienza da stagista alla Casa Bianca, dichiarando che estendere gli inviti della Casa Bianca a icone giovanili come i BTS starebbe contribuendo a “degradare” l’America.

L’impegno sociale dei BTS contro la discriminazione degli asiatici

La band coreana ha dalla sua fan di tutto il mondo pronti a supportarli e a far valere il loro impegno in termini di attivismo. Non è la prima volta che i BTS parlano pubblicamente di temi anti razzismo, d’altronde. “Ci opponiamo alla discriminazione razziale”, avevano fatto sapere via social già a marzo 2021. “Ricordiamo i momenti in cui abbiamo dovuto affrontare discriminazioni come asiatici. Abbiamo sopportato imprecazioni senza motivo e siamo stati derisi per il nostro aspetto. Ci è stato persino chiesto perché i BTS parlassero in inglese”. Rolling Stone aveva dedicato al loro attivismo una copertina, lo scorso anno: "“Il modo in cui pensiamo è che tutto ciò che facciamo, e la nostra stessa esistenza, contribuisce alla speranza di lasciarci alle spalle questa xenofobia, queste cose negative. È anche nostra speranza che le persone in minoranza traggano energia e forza dalla nostra esistenza", aveva dichiarato il leader RM.

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