Hugh Grant contro la tecnologia nelle scuole: “È l’ultima cosa di cui i nostri figli hanno bisogno”

Hugh Grant contro l'uso di dispositivi elettronici nelle scuole. L'attore britannico, da padre di cinque figli, si è unito alla battaglia del dottor Jonathan Haidt, psicologo sociale americano e autore del libro "The Anxious Generation", per bandire smartphone e tecnologia educativa dalle aule scolastiche. "Sono un genitore arrabbiato", ha fatto sapere durante un evento chiamato proprio "Close Screens, Open Minds" presso la Knightsbridge School di Londra.
L'appello di Hugh Grant
"Sono solo un altro genitore arrabbiato che combatte l'eterna, estenuante e deprimente battaglia con i bambini che vogliono solo stare davanti a uno schermo", ha dichiarato Hugh Grant. L'attore ha raccontato il momento in cui ha deciso di passare all'azione, e cioè quando ha saputo che ogni alunno avrebbe avuto in dotazione un Chromebook (un pc brandizzato Google):
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando la scuola ha iniziato a dire, con una certa presunzione, che ogni bambino avrebbe avuto un Chromebook, che molte lezioni si sarebbero svolte sul Chromebook, che tutti i compiti sarebbero stati fatti sul Chromebook. Ho pensato che fosse l'ultima maledetta cosa di cui avevano bisogno loro, e di cui avevamo bisogno noi.
"Bisogna fare pressione sulle scuole"
Nel corso dell'evento sono stati snocciolati i dati di un rapporto del Dipartimento dell'Istruzione britannico sul 2023. Si è scoperto che il 98% degli insegnanti utilizza la tecnologia: tablet e laptop sono a disposizione di 9 alunni su 10 nelle scuole primarie e secondarie del Regno Unito. Da qui, la campagna: "I punteggi dei test hanno iniziato a diminuire dopo il 2012", ha spiegato Haidt durante l'evento. "Non so se sia a causa dei telefoni o perché è allora che abbiamo messo iPad e Chromebook sulle scrivanie dei bambini. Qualunque sia la causa, non appena abbiamo introdotto la tecnologia educativa, i punteggi sono crollati". Per questo motivo, Grant poi ha detto: "Fare pressione sulle scuole produce uno strano, improvviso, sepolcrale silenzio su questo tema. Non credo che i politici facciano mai qualcosa perché è la cosa giusta da fare, anche se si tratta di proteggere i bambini. Faranno solo ciò che porta loro voti. Si preoccupano solo della loro carriera". L'obietto è quindi chiaro: via i telefoni, via la tecnologia dalle scuole britanniche.