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Harvey Weinstein ricoverato per leucemia: “Un risultato allarmante negli esami del sangue”

L’ex produttore di nuovo ricoverato dopo “analisi del sangue allarmanti”. Sotto accusa le condizioni in cui si trova al Rikers Island, la prigione di New York: “Le mancate cure non rappresentano solo negligenza medica, ma si tratta di una vera violazione dei suoi diritti costituzionali”.
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Harvey Weinstein è tornato al Bellevue Hospital di New York. Secondo quanto riporta Tmz, l'ex produttore avrebbe ricevuto dei risultati di analisi del sangue che il suo portavoce definisce "allarmanti". L'ex produttore, afferma l'avvocato, "sta soffrendo per la mancanza di cure mediche adeguate e sopportando condizioni deplorevoli e disumane a Rikers Island", la prigione più famosa di New York. Lo scorso ottobre, Harvey Weinstein ha ricevuto la diagnosi per leucemia e all'inizio del 2024 è stato ricoverato per Covid, polmonite e ha subito anche un intervento d'urgenza al cuore. Non un bel quadro generale, insomma.

Le condizioni di Harvey Weinstein

L'avvocato di Weinstein, Imran H. Ansari, ha dichiarato a TMZ che l'esame del sangue, effettuato a Rikers Island, era correlato alla diagnosi di leucemia di Weinstein e, sebbene i risultati siano preoccupanti, la sua condizione è migliorabile se arrivassero, però, delle cure adeguate. Questo è solo l'ultimo tra i problemi di salute per Weinstein. L'avvocato punta il dito sulle condizioni su Rikers Island: "C'è una mancanza di cure mediche adeguate e sopportando condizioni deplorevoli e disumane a Rikers Island". Dopo gli ultimi risultati, Weinstein riceverà cure d'urgenza presso la struttura medica di Manhattan e rimarrà al Bellevue Hospital fino a quando la sua condizione non si stabilizzerà, rivela Tmz.

"Le mancate cure sono una violazione dei diritti costituzionali"

Harvey Weinstein aveva già presentato una denuncia sostenendo che le condizioni a Rikers Island stessero peggiorando la lunga lista dei suoi problemi medici. L'avvocato di Weinstein calca la mano e ha affermato: "Le mancate cure non rappresentano solo negligenza medica, ma si tratta di una vera violazione dei suoi diritti costituzionali". Nel frattempo, il portavoce di Weinstein, Juda Engelmayer, ha dichiarato che "è un trattamento che rapprsenta una punizione crudele e inusuale". 

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