Giuseppe Brindisi “ringiovanito” a Zona Bianca: il trucco è un protagonista del piccolo schermo

Il foto-confronto di Giuseppe Brindisi, conduttore di Zona Bianca, sta facendo discutere gli addetti ai lavori. Tutto è successo quando, nella puntata di ieri domenica 27 aprile, il conduttore del talk di Rete4 si è presentato in diretta con il volto particolarmente ringiovanito. È chiaro che l'immagine a confronto con un photoshoot di qualche edizione fa del programma rende chiara la differenza tra i due volti. Un prima e dopo che sarebbe da suggerire a Fatti e Rifatti di Striscia la notizia.

Un rituale televisivo sempre uguale
Qui siamo di fronte a un caso da manuale della liturgia televisiva italiana: quella per cui ogni conduttore deve apparire come se il tempo per lui avesse smesso di scorrere, ognuno bloccato nella propria eterna mezza età televisiva. Il caso Brindisi non è isolato, ma è comunque significativo di come la preparazione estetica – "il trucco e parrucco" – non sia un semplice dettaglio tecnico ma un vero e proprio elemento costitutivo del linguaggio televisivo contemporaneo. Un rituale che precede ogni apparizione pubblica, una trasformazione necessaria per rispettare i canoni estetici imposti dal medium. I conduttori, come attori di una rappresentazione quotidiana, indossano letteralmente una maschera professionale.
La rottura della liturgia: il caso Valentina Bisti

Nulla di strano, dunque. Ecco, però, che in questo panorama di perfezione necessaria, quello che è accaduto la scorsa settimana con Valentina Bisti ha rappresentato una rottura della liturgia televisiva, che chiede la perfezione sotto i riflettori e davanti alle telecamere. Ricorderete certamente, perché a Fanpage.it ne abbiamo parlato per primi: la giornalista del Tg1, chiamata d'urgenza per un'edizione straordinaria che annunciava erroneamente la morte di Papa Francesco, è apparsa sugli schermi senza il consueto apparato di trucco e acconciatura. Un volto "nudo", privo della consueta patina di perfezione, ha comunicato una notizia di portata mondiale. Per qualcuno, questo non era una notizia, ma che ci piaccia o no, in un medium dove l'immagine è il veicolo principale della comunicazione, vedere un volto "reale" interrompere la patina di perfezione a cui siamo assuefatti rappresenta un'anomalia che merita la nostra (da addetti ai lavori) annotazione.