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Giuliana De Sio ricorda Nuti: “In passato sua compagna. All’apice del successo, si autodistrusse”

Giuliana De Sio ha voluto ricordare Francesco Nuti, amico, collega e per un breve periodo anche compagno, morto all’età di 68 anni lo scorso 12 giugno. “Parte della mia storia, un dolore insopportabile. Nessuno sa perché, all’apice del successo, abbia cominciato a cadere, è stata un’autodistruzione”.
A cura di Elisabetta Murina
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Dopo la morte di Francesco Nuti, avvenuta il 12 giugno all'età di 68 anni, sono diversi i personaggi del mondo dello spettacolo e del cinema che hanno voluto ricordare l'attore e regista toscano, malato da tempo. Tra questi Carlo Verdone e Leonardo Pieraccioni, suoi cari amici, ma anche Giuliana De Sio. L'attrice, 67 anni, ha avuto con il collega una breve relazione d'amore diversi anni fa e ha parlato di lui in alcune dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera.

Il ricordo di Giuliana De Sio

Giuliana De Sio incontrò Francesco Nuti nel 1983, sul set del film Io, Chiara e lo scuro, dove recitarono insieme per la prima volta (furono anche premiati con il David di Donatello e il Nastro D'Argento come miglior attrice e attore). Due anni dopo si ritrovarono uno accanto all'altra anche in Casablanca Casablanca, il sequel, di cui Nuti fu anche regista. "Francesco è parte della mia storia. Gli stono stata vicina nella sua prima prova da regista partecipando a paure, preoccupazioni, incertezze. Sono stata un'amica, collega e per un breve tempo compagna", ha ricordato l'attrice a proposito del loro stretto rapporto. Poi ha aggiunto: "L'ho visto singhiozzare quando è morto suo padre, emozionarsi per la partecipazione al Festival di Sanremo, sembrava avesse vinto il Nobel! Un dolore insopportabile". 

"Se ne era andato già tempo fa"

Per De Sio, il declino di Nuti era iniziato alcuni anni prima del 2006, anno in cui ebbe un grade incidente domestico e finì in coma per diversi mesi, senza mai riprendersi del tutto, nonostante la lunga riabilitazione. "Qualcosa si è rotto nel suo equilibrio, una parabola misteriosa, incomprensibile, di uno che aveva tutto e ha deciso di perdere tutto. Nessuno sa spiegare perché, all'apice del successo, abbia cominciato a cadere. È stata un'autodistruzione". A complicare poi tutto nei primi anni Duemila, oltre alle condizioni di salute, anche una profonda depressione e la dipendenza dall'alcolismo. Nel 2016 una seconda caduta che aggravò ulteriormente la sua situazione fisica, rendendo necessaria un'assistenza continua. A occuparsi di lui, diventandone tutrice legale a tutti gli effetti, la figlia Ginevra. "Sono andata a trovarlo quando stava male, un'ultima volta qualche anno fa a Prato, in una situazione sconfortante", ha confessato Giuliana De Sio. E ha concluso: "Non sono più voluta tornare. Francesco se ne era già andato tempo fa".

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