Giulia Salemi denuncia: “Il mio nome e la mia immagine utilizzati per fini poco chiari e illegali”
Giulia Salemi con alcune stories pubblicate su Instagram nelle ultime ore ha denunciato il comportamento di un'azienda che ha pubblicizzato i "cerotti al collagene" utilizzando un video da lei registrato e condiviso sui suoi canali social, senza la sua autorizzazione. "Purtroppo in molti mi state mandando questo video sponsorizzato senza che io ne fossi a conoscenza e senza il mio consenso", le parole dell'influencer, oggi in dolce attesa del primo figlio con Pierpaolo Pretelli, prima del lungo sfogo.
La denuncia di Giulia Salemi
"Oggi sono costretta a diffondere questo comunicato per difendermi personalmente". Così comincia il lungo messaggio social condiviso da Giulia Salemi tra le stories di Instagram. L'influencer ha spiegato che "sui canali social, da un po' di tempo, vengono indebitamente utilizzati il mio nome e la mia immagine" senza il suo consenso, e per questo motivo è stata costretta a ricorrere a vie legali. "Sono stata costretta a far segnalare a Meta, la proprietaria di Facebook e Instagram, che andavano rimossi dei post promozionali aventi natura prettamente commerciale nei quali venivano pubblicizzati dei cerotti al collagene tramite l'uso distorto di un mio reel pubblicato tempo addietro sulla mia pagina IG" ha continuato. Il video in questione è stato "estrapolato in parte e posto, senza alcuna autorizzazione, come base per promuovere la vendita dei cerotti sulla pagina di riferimento di una non meglio identificabile azienda verso la quale ho già dato incarico ai miei legali di promuovere le opportune azioni a mia tutela". L'influencer e futura mamma, ha chiesto aiuto ai suoi fan: desidera essere aggiornata sulle pagine che compiono attività illecite sui social utilizzando il suo nome: "Vi segnalo che potrete, volendo, anche contattare i miei avvocati". Poi ha concluso: "Ci tenevo a rendervi partecipi di questa disavventura perché ritengo fondamentale che il mio nome e la mia immagine non vengano utilizzati per fini poco chiari o addirittura illegali. Reputo ancor più importante che le persone che con affetto mi seguono, non debbano in alcun modo essere tratte in inganno".