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Giovanni Storti: “Il Trio con Aldo e Giacomo non mi va stretto, ma è bello provare altri ruoli”

Giovanni Storti, protagonista del lungometraggio “Le voci sole”, dove ha interpretato il suo primo ruolo drammatico, ha parlato delle esperienze fuori dal Trio con Aldo Baglio e Giacomo Poretti: “Ci fa bene fare cose diverse”.
A cura di Ilaria Costabile
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Vedere Giovanni Storti lontano da Aldo Baglio e Giacomo Poretti è a dir poco strano, eppure i tre comici è già da qualche anno che si sono concessi la libertà di distaccarsi dall'esperienza del Trio per dedicarsi a nuove realtà cinematografiche e televisive. Ed è così che l'attore, infatti, è tra i protagonisti del film "Le voci sole", presentato al Taormina Film Festival.

La distanza dal Trio

Intervistato dall'Adnkronos, Giovanni Storti racconta come è stato separarsi dai suoi sodali di spettacolo, per cimentarsi nell'interpretazione del suo primo ruolo drammatico, dopo anni e anni di carriera nel mondo del cinema. Una distanza che, secondo l'attore, non può che far bene alla ‘salute' del Trio:

Conosco Aldo da 40 anni e Giacomo da 30 anni… non è che il Trio mi va stretto e neanche a loro: ma vogliamo provare esperienze diverse, cercare anche altri ruoli. Ci fa bene avere esperienze e itinerari diversi. Quando poi ci si ritrova tutti insieme, ciascuno di noi mette in campo anche queste diverse gamme interpretative e tutto ciò non può che far bene anche al trio Aldo-Giovanni-Giacomo

Il primo ruolo drammatico

Nel lungometraggio "Le voci sole", opera prima di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, dal 4 luglio al cinema, Giovanni Storti interpreta il ruolo di protagonista, dove dà vita ad un uomo che per lavoro è costretto a lasciare l'Italia e trasferirsi in Polonia per lavorare in una fonderia, per poi diventare famoso insieme a sua moglie, Rita, per alcuni video di ricette girati per il web. L'attore ha così commentato questa esperienza:

Interpretare un ruolo drammatico è stato davvero interessante per me, felice di fare questa esperienza. Ma devo confessare che sono stato molto aiutato dalla scenografia, una tristissima casa polacca dalla quale ogni volta uscivo fuori più depresso di prima..

E a proposito dei social, attorno a cui ruota anche il film, Storti dichiara: "Io non ci sono, è un mondo che capisco poco, molto spiazzante e che mi fa un po' di paura. Preferisco la realtà ‘contadina' che passare il tempo davanti a quella virtuale". 

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