Giornata contro il cancro, le parole di Bianca Balti: “Ciò che non mi ha ucciso mi ha fatto amare di più la vita”
Il 4 febbraio 2025 si celebra la giornata mondiale contro il cancro. Per l'occasione, Bianca Balti ha voluto condividere su Instagram un racconto del percorso affrontato per combattere il tumore alle ovaie, che le è stato diagnosticato lo scorso settembre. La modella ha da sempre scelto di raccontare sui social alcune delle tappe più importanti di questo momento della sua vita, dalla scoperta della malattia alla fine del ciclo di chemioterapia lo scorso gennaio. "E stata dura, e non è ancora del tutto finita, ma non vorrei altrimenti", ha raccontato.
Il racconto di Bianca Balti nella giornata mondiale contro il cancro
Nel 2021 Bianca Balti ha scoperto di essere portatrice del gene BRCA1, che la esponeva al un rischio maggiore di contrarre tumore al seno e alle ovaie. Per questo motivo, un anno dopo, ha deciso di sottoporsi a una mastectomia preventiva. "Anche se mia zia è morta di cancro metastatico al seno a 39 anni e mia madre ha avuto il mieloma un paio di anni fa. E nonostante la mia stessa diagnosi, nel 2021, di portare il gene BRCA1 per il quale, nel dicembre 2022, mi sono sottoposta ad una doppia mastectomia preventiva. Il cancro non poteva abitare i miei pensieri, figuriamoci il mio corpo", ha spiegato la modella nella giornata mondiale contro il cancro.
Nonostante la prevenzione, però, nel settembre 2024 per Balti è arrivata la diagnosi di tumore alle ovaie al terzo stadio: "Il cancro è entrato nella mia vita e l'ho sentita come una condanna morte". Tuttavia, la modella non ha pensato nemmeno per un attimo di arrendersi: a ottobre ha iniziato il percorso di chemioterapia, raccontato passo dopo passo sui social, arrivato alla fine proprio di recente. "Il 14 ottobre ho iniziato il mio percorso di chemioterapia appena terminato lo scorso lunedì 27 gennaio, ma con mia grande sorpresa, in questi ultimi mesi, mi sono sentita viva come sempre", ha spiegato. Sono stati mesi che hanno permesso a Bianca Balti di dare un nuovo senso alla vita, facendogliela in realtà amare di più: "Non davo più per scontata la mia vita, e la mia gratitudine ha raggiunto il massimo storico. Tutto ha iniziato ad avere il sapore di una vera benedizione. È stata dura, e non è ancora del tutto finita, ma non vorrei altrimenti. Si dice: "Ciò che non uccide ti fortifica", ma la mia esperienza è che ciò che non mi ha ucciso mi ha fatto amare molto di più la vita".