Giorgio Panariello: “Sanremo è un trauma, arrivano critiche spietate. Lo farei solo come spalla di Carlo Conti”

Giorgio Panariello è stato ospite di Rtl102.5 nella trasmissione W l'Italia, condotta da Ambra e Angelo Baiguini. Il comico e attore toscano ha parlato di vari momenti della sua carriera, del nuovo spettacolo E se domani che porterà in teatro: "Parliamo di futuro, ma tenendo ben presente quello che andremo a perdere andando avanti nel tempo" racconta. Poi, nella chiacchierata, ha anche toccato il tema Sanremo, parlando di una possibile conduzione che, però, non vede nemmeno in lontananza.
Giorgio Panariello e la conduzione di Sanremo
Ci sono appuntamenti televisivi che mettono tensione anche al solo pensarli e, in effetti, il Festival di Sanremo per molti personaggi televisivi rappresenta proprio questo, uno scoglio difficile da superare, non solo per l'importanza dello spettacolo in sé, ma anche per tutto il contorno, tutto quello che nasce e si alimenta attorno alla kermesse canora, sin dai mesi precedenti alla settimana in cui tutta l'Italia, volente o nolente, si ferma per il suo evento televisivo più importante. Giorgio Panariello ha quindi manifestato il suo disappunto nel pensare ad una conduzione in solitaria del Festival e ha spiegato anche il perché
Quando ho fatto il mio, finita la conferenza stampa sono stato un paio d’ore a guardare il soffitto, a pensare ma che mi hanno detto questi? Ma chi me l’ha fatto fare. L’artista ha una sensibilità differente, così come la sensibilità la mette nella sua arte, è anche uno che è debole di fronte alle accuse, alle critiche, anche alle volte inutili, spietate. È giusto che tu critichi, però…Per alcuni di noi diventa un trauma. Per me Sanremo uguale trauma. Non lo farei per quello, se poi con Carlo conduttore, da spalla, magari sì.
Il futuro del Festival di Sanremo
Al momento del prossimo Festival non se ne sta ancora parlando, poiché è ancora in ballo la collocazione della kermesse, visto che la Rai potrebbe non essere più la padrona di casa dell'evento. Il ricorso al TAR affinché non sia la Tv di Stato ad occuparsi unicamente della gestione, ma si sostenga una regolare gara d'appalto per individuare l'emittente che potrebbe occuparsene, è stato vinto. Nei prossimi mesi resterà da capire quali saranno i prossimi passi da parte della Tv pubblica.