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Giorgio Locatelli: “Aprirò un nuovo ristorante a Londra. Il lavoro di chef è duro, c’è una mortalità altissima”

Giorgio Locatelli racconta il suo nuovo progetto culinario a Londra. Si tratta di un nuovo ristorante che aprirà a maggio alla National Gallery.
A cura di Ilaria Costabile
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Dopo la notizia della chiusura di Locanda Locatelli, lo storico ristorante che lo chef di Masterchef ha aperto a Londra nel 2002 con sua moglie, è lui stesso a comunicare che ben presto darà vita ad un nuovo progetto che lo terrà impegnato ancora nella città inglese.

L'apertura del nuovo locale a Londra

Intervistato nel podcast Foodmindpodcast, il noto chef  ha raccontato quali sono i suoi prossimi progetti, rincuorando chi credeva che l'era londinese di Locatelli fosse ormai un ricordo. Si tratta di un lavoro ambizioso e che, d'altro canto, non fa che confermare la caratura dello chef anche al di fuori del contesto italiano. Nella nuova avventura che avrà inizio a breve, non ci sarà solo cucina, ma anche arte e cultura:

Qualche giorno abbiamo chiuso un grosso progetto che comincerà a maggio alla National Gallery a Trafalgar Square. È la prima volta che la National Gallery decide di avere un ristorante italiano ed hanno scelto noi. Abbiamo fatto un bando pubblico e l’abbiamo vinto. È successo qualche settimana fa, per cui è proprio una notizia proprio freschissima. Sarà un ristorante sulla linea della Locanda. Lavoreremo sempre con gli stessi ingredienti e vogliamo essere proprio una grande pubblicità per il Made in Italy in un’istituzione, che è insomma la National Gallery

L'intervista sul lavoro da chef

Secondo ospite di Hot Ones Italia, condotto da Alessandro Cattelan, Locatelli ha raccontato quanto sia stressante il lavoro da chef, ma cerca a suo modo di premunirsi e di fare in modo che la sua vita sia il più regolare possibile, sebbene non sia semplice. A questo proposito, Locatelli sottolinea come ormai sarebbe necessario regolamentarla:

Se il lavoro di chef è duro? C’è una mortalità altissima tra di noi. Per lo stress, la vita irregolare… Ma io faccio una vita regolarissima e punto ad arrivare a 90 anni. Le ore che si passano in cucina sono tante. Ormi anche grazie alla televisione è diventata veramente una professione e noi dovremmo riuscire a farla rientrare in certi parametri che riguardano gli orari, i giorni di lavoro, le paghe…In cucina la meritocrazia funziona ancora

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