Giorgia Soleri definita “la fidanzata di Damiano” su Rai1, lo sfogo su Instagram dopo il programma
Giorgia Soleri torna a fare i conti con la sua vita privata mentre partecipa a programmi che la richiedono come autrice del libro di poesie La signorina nessuno. Nel sottopancia di Storie Italiane, "la fidanzata di Damiano dei Maneskin", da cui è partito lo sfogo su Instagram: "Ma non sono senza nome! Mi chiamo la fidanzata di nome e Di Damiano dei Maneskin di cognome. Come fate a non saperlo?".
Perché Giorgia Soleri fa riferimento a Il racconto dell'ancella
Questione ricorrente da quando l'attivista, che vanta campagne di sensibilizzazione sul women empowerment e una proposta di legge sulla vulvodinia, ha iniziato a rispondere del suo rapporto sentimentale con Damiano David, frontman dei Maneskin. Giorgia Soleri continua nelle stories IG facendo un riferimento alla serie Il racconto dell'ancella: "OfDamiano", ovvero "DiDamiano", visto che nel romanzo distopico di Margaret Atwood (The Handmaid's Tale) le donne di Gilead arrivavano a non avere più un nome e ad avere come unico codice identitario solo l'uomo di cui erano ancelle, una sorta di serve mute al servizio della procreazione. Per questo motivo, la protagonista June Osborne (interpretata dalla straordinaria Elisabeth Moss) diventa così Offred, "DiFred", proprietà del comandante Fred Waterford.
In chiusura: "Finiamola qua per ora, poi ci torniamo"
In risposta a una follower che, a sostegno dello sfogo, ironizza sulla battaglia della vulvodinia come fosse un disturbo di Damiano David, la Soleri finisce per spostare il dibattito a data da destinarsi: "Oggi buttiamola in caciara e la chiudiamo così, perché sono troppo stanca fisicamente e mentalmente. A Roma è una bellissima giornata, è arrivata l’estate e il sole splende, io sono tornata a casa da poco (tra lavoro e commissioni) e sto leggendo un libro sdraiata sul divano con l’arietta fresca che entra dalla porta finestra aperta. E va bene così. Ma presto riaffrontiamo l’argomento, che di cose da dire ne ho fin troppe".