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Giorgia Rossi: “Le giornaliste sportive dopo i 45 anni spariscono, penso a Ilaria D’Amico”

La conduttrice sportiva di DAZN punta il dito sul mondo del giornalismo sportivo che considera sempre meno le donne: “Quante conduttrice sopra i 50 e i 60 vedete sullo schermo? Paola Ferrari è un’eccezione. Ilaria D’Amico? Facciamo fatica a ricordarcene”.
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Giorgia Rossi, conduttrice di DAZN, ha parlato di temi che riguardano il mondo femminile percepito all'interno del giornalismo sportivo nel corso di un panel: "I Mondiali a Mediaset sono stati il punto più alto, ma di fronte a quello mi sono sentita dire è lì per l'aspetto fisico o per una parentela". A La Ripartenza, Giorgia Rossi ha anche ricordato come le donne che si occupano di sport spariscono mediamente dopo i 45 anni, facendo l'esempio di Ilaria D'Amico: "È una fuoriclasse, eppure non lavora più, facciamo fatica a ricordarcene".  

Le parole di Giorgia Rossi

Nella cornice del Teatro Petruzzelli, Giorgia Rossi riceve applausi per il suo discorso sul pregiudizio nei confronti del mondo femminile che spesso arriva proprio dalla donne: "I Mondiali a Mediaset sono stati il mio punto più alto. Ma sono stata vittima di pregiudizi. Di fronte a un risultato come quello, mi sono sentita dire: “Perché è lì?”. Cos’era? Per una parentela? Per l’aspetto fisico? Nessuno ha mai pensato al merito".

Il pensiero a Ilaria D'Amico: "È una fuoriclasse, eppure l'hanno dimenticata"

Il pensiero su Ilaria D'Amico e la menzione a Paola Ferrari come eccezione: "Essere donna nel mondo del giornalismo sportivo non è semplice perché la competizione nasce proprio tra donne, ed è un boomerang. Quante conduttrice sopra i 50 e i 60 vedete sullo schermo? Paola Ferrari è un’eccezione. Una fuoriclasse come Ilaria D’Amico non è in tv e nessuno si scandalizza. Facciamo fatica a ricordarcene. Dopo i 45, le donne che si occupano di giornalismo sportivo spariscono dallo schermo". Poi sfida la locuzione di "donna con le palle", quella sulla quale crollerebbe qualsiasi gentiluomo secondo la massima "sorrentiniana": "Si può cadere, non solo dai tacchi a spillo, ma anche da quelle di cuoio e da quelle di calcio. Bisogna sempre rialzarsi. La mia vita l'ho scelta: voglio raccontare il calcio. Le donne si sanno far largo se vogliono, lo dico, se dimostrano ‘le palle'. Ce le abbiamo anche noi". 

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