Giorgia Meloni denuncia Brian Molko dei Placebo: l’aveva definita “fascista, razzista e nazista”
Brian Molko, il frontman dei Placebo, è stato denunciato da Giorgia Meloni per diffamazione. È quanto riporta La Stampa, secondo cui la premier avrebbe agito per vie legali nei confronti del cantante che l'11 luglio, durante un concerto al Sonic Park di Stupinigi, alle porte di Torino, l'aveva attaccata definendola "fascista, razzista e nazista".
Aperto un fascicolo per vilipendio
Dopo l'accaduto è stato aperto un fascicolo per vilipendio delle istituzioni da parte della Procura di Torino, a seguito di un rapporto dei carabinieri al Palazzo di Giustizia, esposto la sera stessa in cui si era verificato l'accaduto, per l'appunto durante l'esibizione tenutasi al Sonik Park di Stupinigi.
Il frontman dei Placebo, dal palco dell'evento, si è rivolto al suo pubblico per lanciare un sentito appello nei confronti delle minoranze e delle persone transgender, affinché siano sempre tutelate e protette.
In questo frangente, Molko aveva parlato del presidente del consiglio, criticando il suo operato e definendola quindi "fascista, razzista e nazista" per poi aggiungere un'incitazione prima di iniziare a cantare: "Per favore, siate nel qui e nell’ora, quindi godetevelo. Perché questo esatto momento non accadrà mai più".
Nessun commento da parte di Brian Molko
Queste parole, quindi, hanno fatto scattare la denuncia per diffamazione da parte della premier, da poco reduce da un viaggio in America per il primo incontro con il presidente Joe Biden. Giorgia Meloni, quindi, come hanno fatto sapere i suoi legali sulle pagine de La Stampa, ha deciso di intervenire senza che le dichiarazioni, piuttosto forti del rocker, passassero inosservate.
Al momento, da parte del diretto interessato non è giunto alcun commento alla vicenda, nemmeno inerente alla notizia del provvedimento aperto nei suoi confronti.