Gigi Marzullo: “Non vorrei arrivare alla morte, cerco di non pensarci”
Gigi Marzullo, 71 anni, pilastro della Rai da quarant'anni, storico conduttore di "Mezzanotte e dintorni", dal 1994 stabilmente al timone dei programmi della notte – Sottovoce, Cinematografo, Applausi, Milleeunlibro. Autore di uno stile televisivo che si può definire marzulliano, il conduttore si è raccontato in una lunga intervista al Messaggero, invitato da Laura Pranzetti Lombardini a riflettere sul senso della vita, se un senso a questa vita c'è: "Angosciato dall'idea della morte? Cerco di non pensarci, non vorrei arrivarci. Però non posso nemmeno lamentarmi".
La giovinezza: "Dormivamo in auto e dicevamo che dormivano in hotel"
Il racconto delle estati felici in costiera: "Partivamo coi miei amici da Avellino e andavamo in costiera amalfitana unicamente per andare a ballare all'Africano a Positano. Un locale bellissimo dove si arrivava via mare, facendo un viottolo con una caverna. Oppure a Torre Normanna, a Maiori. […] Dormivo con questo mio amico in macchina per non fare avanti e indietro. La mattina raggiungevamo la comitiva con gli amici e, soprattutto, le ragazze. E se ci chiedevano dove avessimo dormito, rispondevamo: "All'Hotel Valle Verde". In realtà, avevamo dormito al parcheggio dell'hotel…frequentavamo ragazzi più benestanti di noi e, per orgoglio, non dicevamo la verità".
"Sono sempre stato affascinato dalle ragazze, ma non sono mai stato un tombeur de femme"
Gigi Marzullo, non si direbbe, ma ha la fama di tombeur de femme. Definizione che però rispedisce al mittente: "Ero molto me stesso, come adesso. E questa cosa piaceva alle ragazze, specie a quelle altolocate. Ero affascinato dalle ragazze che mi affascinavano. Dovevano essere complesse. Non mi sono mai fermato all'aspetto fisico. Certo, se era carina era meglio, ma cercavo altro. Ero molto timido e grassottello, non mi piacevo. Col tempo la timidezza l'ho superata e oggi non mi dispiaccio".