Gianluca Vacchi risponde alla bufera: “Nella vita ho affrontato di tutto, niente mi ha mai scalfito”
Rispetto alla bufera che gli è piombata addosso la risposta di Gianluca Vacchi è sempre una: l'indifferenza. L'imprenditore bolognese si mostra intangibile alle accuse che lo hanno travolto nelle ultime settimane, dopo l'uscita del docufilm che racconta il dietro le quinte della sua vita.
Fuori dal perimetro dello streaming che ha raccontato una vita di sfarzo ed eccessi, si sono aggiunte le parole di una delle ex dipendenti che ha lamentato sfruttamento e maltrattamento da parte di Vacchi nei confronti dello staff. Poi l'arringa del gruppo di dipendenti attualmente assunti e un dibattito sui social che ha messo alla gogna lo stile di vita di Mr Enjoy.
Gianluca Vacchi ha sempre smentito le accuse
L'imprenditore bolognese già da un paio di giorni ha fatto sapere di aver affidato il caso al suo team di avvocati. Nessuna dichiarazione uscirà dai suoi profili social nel merito delle accuse di "clima infernale" e sfruttamento che alcune persone che hanno lavorato per lui hanno mosso. Ci sono procedimenti in corso, ha assicurato. Mentre l'immagine che continua a restituire è quella di un uomo imperturbabile rispetto a qualunque scossone o perdita di quota: "Nella vita ho affrontato di tutto e niente mi ha mai scalfito", scrive su Instagram a corredo di un quadretto familiare insieme alla compagna Sharon Fonseca e la piccola Blue.
Tutte le ingiustizie e le menzogne si sono sgretolate di fronte alla verità e alla forza della mia tenacia. Oggi , grazie all’amore della mia famiglia , voliamo ad un altezza dove nessuna nube può oscurare anche solo per un attimo la serenità del nostro cielo. Grazie a tutti per le migliaia di messaggi di stima e affetto.
Perché Gianluca Vacchi è finito al centro di una polemica
Al centro della polemica non solo l’atto di citazione civile da parte di un’ex dipendente dell’imprenditore, una colf di 44 anni che ha denunciato turni sfinenti di 20 ore al giorno, mancate ferie e riposi e un contratto di riservatezza che, se violato, avrebbe comportato una penale da 50mila euro detratta dal Tfr. A gettare ombre sul Mr Enjoy sono stati soprattutto gli audio pubblicati da Repubblica e diffusi sui social che raccontavano il presunto “clima del terrore” che si respirava nella residenza L’Eremita nella periferia bolognese. Nelle registrazioni Vacchi si scaglia contro i domestici arrivando a promettere di “mettergli le mani addosso” oltre che a multarli: “Cento euro ogni giorno, poi le pagano sommate”.