Giambruno dopo le parole sugli stupri: “Polemica ridicola e strumentale, non giustifico nessuno”
Andrea Giambruno interviene dopo la polemica scatenata dalle sue esternazioni sui recenti stupri di Palermo e Caivano. Il conduttore e compagno di Giorgia Meloni aveva espresso la sua posizione sui casi di cronaca, nel corso della trasmissione Diario del giorno in onda su Rete4, suscitando un polverone di accuse anche in campo politico. “Se non ti ubriachi, eviti di incorrere in determinate problematiche, eviti di incontrare il lupo”.
La replica di Andrea Giambruno
“Faccio una precisazione a titolo personale e di un gruppo di lavoro che lavora per l’azienda che mi ospita”, è intervenuto il conduttore e giornalista nella puntata in onda martedì 29 agosto, all’indomani delle parole che hanno scatenato la polemica. “Nelle ultime ore sta impazzando una polemica surreale, mi è doveroso precisare che nessuno ha giustificato l’atto, anzi sono stati utilizzati termini precisi: ‘abominevole’ per l’atto e ‘bestie’ per gli autori”, ha precisato Giambruno davanti alle telecamere nel corso del programma pomeridiano. Secondo il giornalista insomma, la polemica sarebbe sorta in maniera del tutto strumentale e “surreale, distorcendo la realtà”, prosegue.
Lo stanno facendo o perché in mala fede o perché hanno seri problemi di comprendonio. A chi va a ruota consiglio di seguire la puntata, mettiamo fine alle polemiche, stiamo rasentando il ridicolo e la politica ha di meglio da fare che occuparsi di uno spazio giornalistico.
Le reazioni alle parole sui recenti casi di stupro
“Forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Certo che se vai a ballare, hai tutto il diritto di ubriacarti, certamente questo è assodato”, aveva esordito il giornalista il giorno precedente in studio. “Però se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti di incorrere in determinate problematiche e poi rischi che il lupo lo trovi”.
Parole che nel giro di poche ore hanno fatto il giro delle testate e che hanno suscitato una serie di reazioni a caldo, in politica e non solo. “Proprio non ci riescono a non colpevolizzare le donne. La violenza è sempre un po' colpa loro”, ha commentato Cecilia D’Elia, vicepresidente della commissione d’inchiesta sul femminicidio e senatrice del Pd.
“Prima di Caivano, ci si deve augurare che Meloni affronti la questione in casa propria”, ha aggiunto Alessandro Zan, responsabile Diritti per il partito, citando la visita del premier sul luogo del recente caso di cronaca. “Spiegando a Giambruno che colpevolizzare le vittime di una violenza, tanto più in diretta tv, è una pratica barbara e perversa, che scaturisce dai peggiori stereotipi machisti e patriarcali".
"Invitare a non disfarsi con l'alcol, e vale per tutti, é un conto, ed é giusto, ma esortare le donne a non bere perché c'é il rischio che l'orco di turno non tenga a freno la bestia che ha tra le gambe è una storia che non si può più sentire", ha commentato via Twitter Fiorella Mannoia. "Ditelo a loro! Rivolgetevi a loro! BASTA!".