Giacomo Rizzo su Sorrentino: “Non mi ha più chiamato né salutato, spero di non diventare come lui”
Giacomo Rizzo è stato un attore che ha ispirato profondamente Paolo Sorrentino a inizio carriera. Nel 2006 fu scelto come protagonista de L'Amico di Famiglia, terza opera del regista napoletano, in cui recitavano anche Fabrizio Bentivoglio e una giovane Laura Chiatti. Ma se con un altro attore come Toni Servillo il rapporto è proseguito negli anni, non sembra essere accaduto lo stesso con Rizzo, che ospite al Social World Film Festival ha parlato del legame con il regista: "Io e Sorrentino abbiamo avuto un bellissimo rapporto, ma dal giorno dopo la proiezione di Cannes, non mi ha più chiamato né salutato". Rizzo quindi ha aggiunto: "Lui è così, a volte i grandi artisti sono così, spero di non diventare mai un grande artista”.
L'Amico di Famiglia, il terzo film di Sorrentino
L'Amico di Famiglia resta un film al quale Rizzo è particolarmente legato, certamente uno di quelli che lo ha più valorizzato come attore ed è lui stesso a dirlo: "L’attore ha chiosato parlando ancora de “L’amico di famiglia”: “E’ stato il ruolo che mi ha dato più soddisfazione, non perché ero il protagonista, ma perché la storia era incentrata su di me. Non posso paragonare quel personaggio a nessun altro che ho interpretato. Lì avevo una storia, un vissuto. Per fare questo ruolo provai 100 costumi, io non dissi nulla ovviamente, ma alla fine scelse una camicia da donna e il cappotto che ha fatto cucire. Paolo apprezzava tanto il mio modo di camminare, frettoloso, un modo per non farsi vedere dalla gente, di sfuggire”.
Giacomo Rizzo contro i film sulla camorra
Un intervento, quello di Rizzo, che è stato ricco di spunti, con l'attore che si è schierato contro le produzioni che parlano di Camorra, un tema di cui si parla spesso quando si tratta di produzioni locali: “Dovremmo pensare ad esaltare i nostri artisti, i nostri pittori, i nostri poeti, non certo la camorra”.