Gerry Scotti, la prima impressione di Silvio Berlusconi: “A saperlo mandavo in tv il mio ragioniere”
Gerry Scotti si racconta a tutto tondo nello studio di Muschio Selvaggio. Una chiacchierata tra amici, quella tra il conduttore più noto della tv, e i suoi interlocutori Fedez e Luis Sal, che hanno ascoltato i suoi racconti di vita, privata e professionale. In tv da 30 anni, un mese di ferie all'anno e qualche sabato o domenica libero. "Fanno fatica a calcolarmi la pensione", scherza Gerry Scotti che è per tutti il volto rassicurante della televisione.
La lungimiranza di Claudio Cecchetto
Da questo punto di vista, il manager Claudio Cecchetto ci aveva visto parecchio lungo lanciandolo a capofitto nel palinsesto Mediaset, partendo come dj su Italia 1, fino ad arrivare ai quiz di Canale 5. Ecco com'è andato il primo incontro tra il conduttore e Silvio Berlusconi.
Il primo incontro tra Silvio Berlusconi e Gerry Scotti
Scotti racconta di quando era appena un "ragazzone" e il talent scout Claudio Cecchetto lo convinse a fare il veejay, ovvero il dj televisivo su Italia 1. Era appena entrato a far parte dei palinsesti Mediaset e Silvio Berlusconi era a capo dell'azienda. "Cecchetto sceglie me, poteva scegliere chiunque, alto, bello, invece sceglie me con questo atteggiamento normale", racconta Gerry Scotti. Fino a quando un giorno, nei corridoi di Cologno Monzese, due piani sotto terra, "incontriamo in doppiopetto Silvio Berlusconi, che mi vede da lontano. Esordisce dicendo al manager: ‘Ma Claudio, a saperlo che prendevi quello lì mandavo il mio ragioniere‘ e fa un sorriso bonario".
La rivincita di Gerry Scotti 30 anni dopo
Un episodio che né Scotti né Berlusconi hanno mai dimenticato. Tanto che anni dopo, al funerali di Raimondo Vianello, fu proprio Berlusconi a doversi ricredere: "Mi disse ‘Gerry, sai che io ti avevo detto quella cosa là, ma adesso te ne devo dire un’altra. Quando torno a casa se prendo il telecomando e ci sei tu mi rendo conto di essere a casa‘".