Gérard Depardieu è accusato di molestie sessuali da tredici donne, le testimonianze su Mediapart
Secondo quanto riportato dal sito d'inchiesta francese Mediapart, Gérard Depardieu è stato accusato di molestie sessuali da tredici donne. Le accuse provengono da attrici, truccatrici, donne presenti sui vari set dei film girati dall'attore francese che in modalità anonima, o attraverso l'utilizzo di uno pseudonimo, hanno denunciato gli atteggiamenti poco consoni adottati dal divo.
Le accuse di molestie
Le modalità di approccio perpetrate dall'attore sarebbero ben note nell'ambiente, tanto che in molti sentendo i racconti delle donne vittime di questi comportamenti, avrebbero semplicemente esclamato: "Oh, va bene, è Gérard!", sminuendo l'accaduto. Ad esempio, tra le voci che sono emerse dalle inchieste, una comparsa del film Big House, girato nel 2015, dove il divo vestiva i panni del proprietario di un bordello, ha rivelato di essersi trovata le mani dell'attore negli slip durante una scena; in un film precedente, del 2012, è stato il regista Fabien Onteniente a dover intervenire per chiedere a Depardieu di togliere le "mani sulle natiche" di un'attrice e in quel frangente questa sarebbe stata la sua reazione: "Si è fermato di botto come un bambino che aveva fatto qualcosa di stupido". Ma le testimonianze non sono certo finite, anzi, anche Sarah Brooks, interprete della serie Netflix Marseille, ha raccontato di essere stata palpeggiata e di essersi trovata le mani dell'attore nei pantaloni e alle sue recriminazioni, lui avrebbe risposto: "Cosa c'è ? Pensavo che volessi fare del cinema?". E poi: " Tutti ridevano, così lui ha continuato".
Le parole degli avvocati di Gérard Depardieu
Secondo Mediapart, molte delle donne che hanno rilasciato la loro testimonianza "Temevano che la loro parola avrebbe avuto poco peso di fronte a un colosso del cinema francese". Intanto gli avvocati di Gerard Depardieu, che è stato già accusato di stupro nel 2021, hanno fatto arrivare alcune dichiarazioni:
Depardieu non intende rispondere a questa vera e propria requisitotria, che mescola una vasta gamma di argomenti, alcuni dei quali sono altamente soggettivi e/o giudizi morali nega formalmente tutte le accuse suscettibili di rientrare nel diritto penale