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Caso Boccia-Sangiuliano

Geppi Cucciari: “Nessuno chiede a un uomo se si piace fisicamente. Sangiuliano? Al Premio Strega ho reagito”

Donna copertina e intervista esclusiva per la conduttrice di Splendida Cornice che parla a trecento sessanta gradi di carriera, questione femminile e amore: “A 30 mi orientavo, a 40 combattevo, quindi, visto che sono stata una trentenne e una quarantenne discutibili, sto provando a essere una splendida cinquantenne”.
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Geppi Cucciari è la protagonista del numero di questo mese di Vanity Fair. Donna copertina e intervista esclusiva per la conduttrice di Splendida Cornice che parla a trecento sessanta gradi di carriera, questione femminile e amore. In questa stagione torna con Un giorno da pecora, su Rai Radio1, e con la trasmissione di Rai3, che ripartirà a breve. Ha anche recitato per Ferzan Ozpetek nel film Diamanti. "Se mi piacevo fisicamente?", ha detto, "io una domanda del genere non l’ho mai vista fare a un uomo". 

Le parole di Geppi Cucciari

Cresciuta artisticamente con Zelig, Geppi Cucciari ha poi lasciato quel lavoro quando ha capito "di sperimentare altri terreni e toccare altri argomenti". Alla domanda "Le chiedono spesso se si piace fisicamente: perché?", Geppi Cucciari risponde:

Io una domanda del genere non l’ho mai vista fare a un uomo. Personalmente mi sento molto meglio di quando avevo 20 anni, dove ero tra l’imbarazzo e il sollazzo. A 30 mi orientavo, a 40 combattevo, quindi, visto che sono stata una trentenne e una quarantenne discutibili, sto provando a essere una splendida cinquantenne. Tralasciando il fatto che la bellezza è una parola che non può legarsi a me, ci tengo a dire che ognuno sta nel corpo che vuole concedersi. Senza dimenticare che esiste una cosa che ha una potenza smisurata che si chiama fascino; e poi c’è la personalità, un modo di stare al mondo e di ingombrare lo spazio. Non credo quando mi scrivono che sono bellissima, ma non credo neanche quando mi scrivono che sono un cesso imbarazzante, perché so che nessuna delle due cose è reale.

La scomparsa della madre

Geppi Cucciari ha perso la madre nel 2010 per un cancro. In quel periodo, l'attrice e conduttrice era impegnata con Victor Victoria, il programma di Victoria Cabello condotto su La7: "Penso a lei ogni giorno, credo che il dolore, la nostalgia e la malinconia vadano coltivate e ascoltate quanto le cose belle della vita". Il dolore per la morte non si supera, spiega:

Impari a conviverci con il tempo. Io e mia madre eravamo molto vicine, ci siamo innamorate reciprocamente e ulteriormente da adulte: era una donna stupenda, oggi mi mancano molto la sua amicizia, la sua dolcezza, la sua saggezza e la sua gioia. Mi spiace davvero che non mi abbia visto fare tante cose, anche se è riuscita a capire che questo era diventato il mio lavoro, chiedendomi scusa per aver insistito così tanto che mi laureassi perché ha sempre saputo che avrei voluto fare altro. Quando mi ha detto “Figlia mia, ora fai quello che vuoi”, ho ritrovato una forza incredibile, la gioia e la leggerezza di provare a percorrere quello che era un sogno e farlo diventare un lavoro

Il rapporto con gli uomini

Sul rapporto con gli uomini, Geppi Cucciari ha superato un divorzio nel 2016 ed è stato difficile fidarsi di nuovo di un uomo: "Spesso mi dicono che sono una donna intelligente, come se fosse qualcosa di cui stupirsi. Diciamo che questa intelligenza nella scelta degli uomini nella mia vita l’ho sfoggiata meno. Dopo tanti anni di solitudine e di qualche virgola sbagliata, adesso ho ritrovato la tranquillità di chi non ha paura di cosa accade il giorno dopo". Oggi è fidanzata con Marco: "Ci siamo innamorati anni fa in mezzo al mare in Sardegna, e lì cerchiamo di stare più a lungo possibile. La Sardegna è casa nostra, e noi cerchiamo di esserlo l’una per l’altro. Penso che il vero lusso dell’amore non sia solo stare insieme, ma farlo negli anni, e contarli solo alla fine". 

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La battuta con l'ex ministro Sangiuliano

Geppi Cucciari, poi, commenta l'ormai famosa battuta al Premio Strega 2023 con l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sui libri candidati:

Non ho fatto una battuta, ma una domanda: ho reagito. Credo che il diritto di reagire sia una cosa che dovremmo concederci tutti anche nella vita personale e non solo professionale. Senza contare che, dopo quell’episodio, i nostri destini si sono inesorabilmente uniti. […] Mi piace pensare che niente di quello che è successo e non è successo sia stato legato a un suo dire o a un suo fare. E, soprattutto, sono sicura che un ministro della Repubblica abbia cose molto più importanti e preziose di cui occuparsi.

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