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George Clooney sul ritiro di Joe Biden: “Lasciare il potere è difficile, va solo applaudito”

L’attore alla Mostra del Cinema di Venezia commenta il ritiro del Presidente dalla corsa alla rielezione, che lui stesso aveva chiesto a luglio: “Ha fatto la cosa più disinteressata che chiunque abbia fatto dai tempi di George Washington”.
A cura di Andrea Parrella
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È trascorso poco più di un mese da quando Joe Biden ha deciso di abbandonare la corsa alla rielezione come Presidente degli Stati Uniti, aprendo alla candidatura di Kamala Harris. Come noto l'attuale Presidente americano ha rinunciato dopo numerose pressioni pubbliche da parte di numerosi sostenitori democratici di grande rilevanza. Tra questi George Clooney, che pochi giorni dopo l'ultimo confronto televisivo tra Biden e Trump aveva pubblicato un editoriale sul New York Times in cui chiedeva chiaramente a Joe Biden di tirarsi indietro: "Non può lottare contro il tempo"

Le parole di Clooney a Venezia sul ritiro di Joe Biden

L'attore era presente alla Mostra del Cinema di Venezia, Wolfs, in cui lavora in coppia con Brad Pitt, ma l'occasione era troppo ghiotta per non chiedergli in conferenza stampa cosa pensasse del passo indietro di Biden. Nel rispondere Clooney ha precisato si trattasse della prima volta in cui commentava pubblicamente la questione ed ha espresso solo parole di stima per Joe Biden: "La sola persona da applaudire è il presidente, che ha fatto la cosa più disinteressata che chiunque abbia fatto dai tempi di George Washington, questa è la verità. Quindi tutte le macchinazioni che ci hanno portato lì, niente di tutto ciò verrà ricordato e non dovrebbe esserlo. Ciò che dovrebbe essere ricordato è l'atto disinteressato".

L'attore, molto influente e più volte individuato come un possibile volto dei democratici in America, ha quindi ha aggiunto: "Si sa che è molto difficile lasciar andare il potere, lo sapete, lo abbiamo visto in tutto il mondo. Per quelli che dicono: "Penso che ci sia un modo migliore per andare avanti", lo è e tutto il merito a lui. Questa è l'unica verità e tutto il resto sarà dimenticato".

La lettera con cui Clooney aveva chiesto al Presidente di ritirarsi

Con parole di affetto e stima, ma ferme, Clooney aveva deciso di intervenire nel dibattito sull'opportunità della candidatura di Biden a un'età così avanzata e le evidenti difficoltà mostrate nel corso del confronto con Trump. Queste le parole dell'editoriale scritto dall'attore per il New York Times: "Io amo Joe Biden come senatore, come vicepresidente e come presidente, lo considero un amico, credo in lui. Credo nel suo carattere, credo nella sua morale. Negli ultimi quattro anni ha vinto molte delle battaglie che ha affrontato. Ma una battaglia che non può essere vinta è quella contro il tempo". Così George Clooney ha commentato la posizione di Joe Biden, facendo riferimento alle ultime mosse del presidente americano in vista delle elezioni presidenziali del prossimo novembre. Il divo di Hollywood ha così continuato: "Nessuno di noi può. È devastante dirlo, ma il Joe Biden che tre settimane fa era alla raccolta fondi non era il ‘fot*utamente grande' Joe Biden del 2010. E neanche il Joe Biden del 2020. Era lo stesso uomo che tutti noi abbiamo visto al dibattito". Probabilmente era stanco o raffreddato, ha continuato, ma "i leader del nostro partito hanno bisogno di smetterla di dirci che 51 milioni di persone non hanno visto quello che invece abbiamo visto". Clooney aveva aggiunto: "Siamo tutti così terrorizzati dalla prospettiva di un secondo mandato di Trump che abbiamo scelto di ignorare ogni segnale di avvertimento. Si tratta di età. Niente di più. Ma anche niente che possa essere invertito. Non vinceremo a novembre con questo presidente e questa non è solo la mia opinione, ma anche quella di ogni senatore, membro del congresso e governatore con cui ho parlato in privato. Ognuno, indipendentemente da ciò che dice pubblicamente".

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